CdM Ciclocross: Van Aert raddoppia a Iowa City, Compton trionfa in casa
La seconda prova disputata a Iowa City esalta l’iridato, che s’impone a Pauwels e Sweeck, e la beniamina di casa, che stacca la francese Mani e la connazionale Antonneau. Ottava Lechner.
IOWA CITY (STATI UNITI) – Malgrado gli esiti della caduta di tre giorni fa, nella vittoriosa gara d’apertura della Coppa del Mondo Ciclocross Uci a Las Vegas, l’iridato Wout Van Aert non ha avuto difficoltà ad aggiudicarsi anche la seconda prova (“Jingle Cross”) , disputatasi a Iowa City, città americana di circa settantamila abitanti sita nella contea di Johnson, nell’omonimo stato dell’Iowa.
Con questo ennesimo successo il giovane campione del mondo (ventidue anni!) ha infilato la sua quarta perla stagionale in altrettante gare disputate nell’arco di quindici giorni: la prima in Belgio, sul circuito comprendente il celebre muro di Grammont e le altre tre negli Usa, compresa la “Trek Cyclocross Cup” a Waterloo, nello stato del Wisconsin, tre giorni prima di Las Vegas.
Anche in questa ultima occasione, così come le tre precedenti, Van Aert ha dimostrato una superiorità netta ed indiscussa avendo come principali antagonisti i suoi connazionali Kevin Pauwels (a 39”), trentadue anni ben portati, Laurens Sweeck (a 56”), Jim Aernouts (a 1’30”) e Gianni Veermeersh (a 1’31”), che hanno completato, nell’ordine, il podio e la top five della corsa.
Il primo non belga è stato l’olandese Corne Van Kessel (sesto a 1’45”) mentre il primo statunitense, Stephen Hyde, (a 1’59”) ha colto la decima posizione sulla scia del giovane Toon Aerts, anche lui belga, così come Quinten Hermans (settimo a 1’48”) e Dieter Vanthourenhout (ottavo a 1’57”).
L’egemonia belga nella gara Elite uomini, a parte l’immensa classe di Van Aert, si è concretizzata anche per l’assenza nelle due prove di Coppa americane, per motivi di salute e/o scelta tecnica, dei due olandesi Mathieu Van der Poel e Lars Van der Haar, potenziali antagonisti di Van Aert, e di altri atleti europei, di diverse nazionalità, che non hanno affrontato la trasferta oltre oceano ma saranno certamente in campo nelle restanti sette prove in ambito europeo a partire da quella di Valkenburg, in Olanda, del 23 ottobre.
Tutt’altra musica nella prova Elite donne dove la campionessa belga ed europea, Sanne Cant, è giunta soltanto tredicesima con un distacco di ben 2’38” dalla statunitense Katherine Compton che si è imposta in perfetta solitudine, tra l’entusiamo dei suoi connazionali.
La statunitense, terza nella prova di Las Vegas, preceduta allo sprint dall’olandese Sophie de Boer e dalla ceca Katerirna Nash, si è presa a Iowa City una bella rivincita anticipando di 28” la francese Caroline Mani e di 33” la sua connazionale Kaitilin Antonneau. Fuori dal podio, questa volta, la Nash (quarta a 48”) e la de Boer (settima a 1’35”) sulla scia della quale ha concluso in ottava posizione la tricolore Eva Lechner (a 1’46”), in evidente progresso ma sofferente da qualche tempo per dolori alla schiena.
Per Compton, attuale leader della classifica di Coppa, è il secondo successo stagionale dopo quello conseguito nella recente Trek Cyclocross Cup. La plurititolata campionessa statunitense, trentotto anni ben portati, si trasferirà in Europa, a partire dal prossimo mese di ottobre, e proverà a riconquistare, per la quarta e forse ultima volta, la Coppa del mondo che già fece sua in altre tre occasioni, la prima nella stagione 2010-2011 e le due volte successive nel 2012-2013 e 2013-2014.
La belga Cant, detentrice della Coppa, vinta la scorsa stagione, dovrà provare a recuperare il notevole svantaggio di punti acumulato in queste prime due prove americane, avendo perso terreno (punti) anche nei confronti di altre temibili antagoniste come la de Boer, la Mani, la Antonneau e la Nash.
Le successive sette prove di Coppa, che si disputeranno tutte in Europa, compresa quella di Fiuggi del 15 gennaio, a differenza delle due già disputate negli Usa saranno aperte – come abbiamo già ricordato – anche alle categorie giovanili (Juniores ed Under 23 uomini) che renderanno il programma più interessante e l’impegno delle diverse federazioni ciclistiche più stimolante.
CLASSIFICA MASCHILE:
1 | Wout VAN AERT | BEL | 22 | 1:02:47 | 200 | 200 |
2 | Kevin PAUWELS | BEL | 32 | 1:03:26 | 160 | 160 |
3 | Laurens SWEECK | BEL | 23 | 1:03:43 | 140 | 140 |
4 | Jim AERNOUTS | BEL | 27 | 1:04:17 | 120 | 120 |
5 | Gianni VERMEERSCH | BEL | 24 | 1:04:18 | 110 | 110 |
6 | Corne VAN KESSEL | NED | 25 | 1:04:32 | 100 | 100 |
7 | Quinten HERMANS | BEL | 21 | 1:04:35 | 90 | 90 |
8 | Dieter VANTHOURENHOUT | BEL | 31 | 1:04:44 | 80 | 80 |
9 | Toon AERTS | BEL | 23 | 1:04:46 | 70 | 70 |
10 | Stephen HYDE | USA | 29 | 1:04:46 | 60 | 60 |
CLASSIFICA FEMMINILE:
1 | Katherine COMPTON | USA | 38 | 37:08 | 200 | 200 |
2 | Caroline MANI | FRA | 29 | 37:26 | 160 | 160 |
3 | Kaitlin ANTONNEAU | USA | 24 | 37:31 | 140 | 140 |
4 | Katerina NASH | CZE | 39 | 37:56 | 120 | 120 |
5 | Ellen NOBLE | USA | 21 | 38:16 | 110 | 110 |
6 | Catharine PENDREL | CAN | 36 | 38:30 | 100 | 100 |
7 | Sophie DE BOER | NED | 26 | 38:43 | 90 | 90 |
8 | Eva LECHNER | ITA | 31 | 38:54 | 80 | 80 |
9 | Helen WYMAN | GBR | 35 | 38:58 | 70 | 70 |
10 | Amanda MILLER | USA | 30 | 39:05 | 60 | 60 |
(Articolo tratto da Federciclismo.it, a firma Alfredo Vittorini)