#AMOLABICI – La bicicletta come antidepressivo
Ancora uno sprazzo di bella stagione e allora cerchiamo di pedalare, di goderci l’aria, il vento, il sole prima che l’inverno piombi sulle nostre strade con acqua e ghiaccio. Non c’è bisogno di grandi giri, non sono certo i giorni del San Marco. Ma quando riesco a salire in sella anche soltanto per un’oretta, sono contento. E tutta la giornata cambia volto. Questione di endorfine, ho letto da qualche parte. Sono neurotrasmettitori che fanno in modo che il pensiero fluisca meglio, più attivamente e che hanno un influsso, di conseguenza, anche sull’umore. Un pensiero lucido e vivace, vitale, comporta un umore lontano dalla depressione. Interessante.
A proposito di questioni psichiche. Mi viene in mente quella volta che la Fondazione Bosis organizzò l’attacco allo Stelvio. La Bosis dispone di diverse strutture psichiatriche, tra le altre la Cascina Germoglio di Verdello, un centro residenziale dove vivono diverse persone con problemi mentali, che soffrono di disagio psichico piuttosto forte. Presidente della Fondazione è Piero Lucchini, che si definisce il “primo dei matti”.
Per fare buone cose nella vita, bisogna sapere sognare, e per sapere sognare bisogna essere un po’ matti. Uscire dagli schemi. Così Lucchini in questi anni con i suoi collaboratori ha messo in piedi una struttura incredibile, una cascina dove si fa di tutto, si allevano animali, in particolare cavalli, dove è stato costruito addirittura un “teatro stalla” dove gli ospiti si esibiscono con veri attori e con gli animali. Fantastico.
Un giorno Lucchini e soci decisero di dare l’assalto ciclistico allo Stelvioperché un ospite aveva passione per il ciclismo. Cominciarono gli allenamenti e finalmente arrivò il gran giorno. Il ciclista era in difficoltà psichica, certamente, ma la bicicletta è un antidepressivo. Così quel giorno era felice, e pieno di energia (non solo quel giorno perché si era allenato a lungo). Salimmo da Bormio in una giornata nuvolosa, ma senza pioggia e di tornante in tornante arrivammo ai 2760 metri del passo. Il ragazzo arrivò su accompagnato dai gregari, felice come una pasqua. Io ero lì con loro, con la mia Bianchi: festeggiammo con panino e cotechino e poi tornammo a valle. Sì, la bicicletta può anche essere un antidepressivo. E tante altre cose. Aiuta a sognare.