Movistar Team: informazioni sulle condizioni di Malori e alcune precisazioni
MADRID (SPAGNA) – Il Movistar Team ha diffuso il seguente comunicato stampa per informare sulle condizioni di salute di Adriano Malori e per esprimere alcune importanti precisazioni.
Nella giornata di ieri, l’italiano Malori è stato trasferito in una clinica specializzata nella città di Buenos Aires, allo scopo di sottoporsi ad esami più approfonditi con tecniche e strumentazioni più all’avanguardia rispetto a quelli che erano a disposizione all’ospedale di San Luis dove era stato ricoverato subito dopo la caduta in cui era rimasto vittima nella tappa del Tour de San Luis dello scorso venerdì. Esami che peraltro fanno parte del protocollo abituale in questo tipo di lesioni conseguenza di trauma cranioencefalico. Accanto al corridore, sin dal primo momento, c’è il dottor Jesús Hoyos, medico della squadra spagnola.
Dopo queste informazioni, Movistar Team ritiene necessario esprimere alcune considerazioni per chiarire informazioni non sempre corrette diffuse in questi giorni da diversi organi di stampa:
- I corridori presenti al momento dell’incidente hanno chiarito le modalità della caduta: Adriano Malori è finito con la ruota in una buca che lo ha fatto cadere. Questa è stata, senza alcun dubbio, la causa dell’incidente.
- Dopo la caduta e all’ingresso in ospedale, il corridore è stato posto in coma farmacologico, uno stato di sedazione che ha permesso di curare al meglio le sue lesioni. In nessun modo, quindi, lo stato di coma è stato conseguenza del trauma.
- Movistar Team ha sempre informato l’opinione pubblica dello stato di salute dei suoi corridori quando, come nel caso di Adriano Malori, sono vittime di incidenti in corsa o in allenamento. Informazioni trasparenti fornite con cadenza periodica, senza alcuna limitazione, nel rispetto dell’intimità del corridore coinvolto e della sua famiglia e gli amici. In nessun caso Movistar Team ha occultato notizie circa la maggiore o minore gravità dello stato fisico del corridore, cosa che non può essere confusa con il rigore più scrupoloso nelle nostre comunicazioni sempre basate su dati concreti.