Filippo Ganna: "È anche grazie al pubblico se ho vinto questa maglia!"
ORIO AL SERIO (BG) – Filippo Ganna è rientrato oggi dai Campionati Mondiali su Pista di Londra. Ad aspettarlo all’aeroporto di Orio al Serio per festeggiare la vittoria nell’inseguimento, oltre ai suoi famigliari, c’erano anche Giorgio e Valerio. Ecco quello che ha detto intervistato da Giorgio.
GIORGIO: Un successo importante e forse in aspettato, frutto di un grande lavoro svolto da parte tua e dalla nazionale intera. È un premio importante per tutti i sacrifici che avete fatto negli ultimi mesi e anni.
FILIPPO: Sì, quest’inverno sarò stato a casa appena una trentina di giorni in tutto, ero sempre in giro con la Nazionale a preparare questo Mondiale. Abbiamo mostrato di essere forti sia come squadra, nel quartetto, che nell’individuale e siamo riusciti a migliorare il nostro record. Noi puntavamo a questo. Magari siamo arrivati un po’ tardi per giocarci le Olimpiadi a Rio, però abbiamo sempre il 2020 che ci aspetta.
G: Ripercorriamo l’avventura iridata al velodromo di Londra: prima il quarto posto nel quartetto, poi l’inseguimento individuale. Al mattino ti sei qualificato con il miglior tempo e hai abbattuto il record di Colinelli ad Atlanta ‘96, quali sono state le tue emozioni quella mattina?
F: La sera del quartetto, Marco Villa mi ha inserito nella finale perché sapeva che le mie erano forze fresche e avrei potuto dire la mia. Subito non ho avuto delle buone sensazioni, quindi non ho potuto dare il massimo, ma ce l’ho comunque messa tutta. Avremmo potuto dare qualche secondo in meno ai danesi, ma è andata così. Ivece eri è stata una giornata intensa. Alla sera ho dormito bene, invece la notte dopo il titolo è stata critica. Fino alle 3 a ridere e scherzare con Michele (Scartezzini), stamattina alle 6 ero già sveglio perché non ce la facevo a dormire.
G: Un grande tempo in qualifica. Dopo che ti sei assicurato la finale, come hai trascorso quelle ore di avvicinamento al momento fatidico?
F: Ho ricevuto tanti messaggi, per questo ho dovuto scollegare il telefono, perché se no mi sarei concentrato più sulle persone che mi scrivevano che sulla finale. Non volevo lasciare da parte nessuno, cercare di rispondere a tutti, ma siete stati veramente tanti e anche se vorrei riuscirci è impossibile rispondere a tutti. Comunque sia vi ringrazio per essermi stati vicino nella preparazione alla finale. Devo ringraziare Marco Villa e tutto lo staff della nazionale perché mi hanno dato un grande supporto e ci hanno messo un grande impegno durante tutto il periodo invernale e anche la squadra, il Team Colpack, con il presidente Colleoni che ci ha dato carta bianca per preparare al meglio questo mondiale.
G: E poi quella grande finale. Un’emozione per noi che ti abbiamo seguito da casa, ma sicuramente anche per te. Abbiamo tutti in mente l’immagine in cui tagli il traguardo e condividi la tua gioia con tutto il pubblico che ti ha spinto negli ultimi metri.
F: Gli ultimi due giri sono stati veramente impossibili per me. Avevo le gambe che bruciavano, avrò avuto l’acido lattico a ottantamila, neanche più a duemila. Da lì è stata solo più una questione di testa, grazie all’allenatore e ai ragazzi della nazionale che a momenti erano più in pista con me a pedalare che sotto nel parterre. Il pubblico invece appena ha visto che stavo cominciando a rimontare sul tedesco, ha iniziato a tifare manco fosse un pubblico italiano e questo mi ha dato una grande mano a portare a casa questo bellissimo risultato.
G: Il 2016 è iniziato da poco ma alla grande perché hai già vinto su strada in Croazia con la maglia del Team Colpack e poi questo bellissimo titolo mondiale che è anche il primo nella storia della società di Colleoni che ieri sera era emozionatissimo. Quali sono gli obiettivi della stagione ora?
F: Di sicuro una settimana senza bicicletta, perché l’inverno è stato molto intenso. Poi ripatiremo con due gare tranquille con la squadra. Poi con la nazionale punteremo alla Coppi & Bartali e da lì al pavé del nord come il Giro delle Fiandre.
Il saluto a tutti i suoi fan
Grazie a tutti ragazzi. È stata dura, ma è anche grazie al pubblico che mi avete sostenuto e spero mi vogliate bene se ho vinto questa medaglia. Ci vediamo presto in Italia.
Domani potrai vedere il video integrale dell’intervista sul canale YouTube di BICITV