A giugno riapre il Vigorelli, subito una gara su pista
MILANO (MI) – Riapre le porte il tempio del ciclismo. Da maggio si tornerà a pedalare sulla pista di legno del Vigorelli, rimessa a nuovo grazie a 30 abeti rossi provenienti dalla Val di Fiemme che dal 1944 fornisce la materia prima per i listelli del velodromo. Ma gli alberi tagliati verranno ripiantumati dal Consorzio della valle moltiplicati per dieci e nascerà il “bosco Vigorelli”. Per celebrare il ritorno delle due ruote al Maspes, è già stata programmata una gara il 12 giugno.
Il progetto di recupero della storica struttura, tutelata dalla Soprintendenza, è stato presentato ieri a Milano in commissione Sport. L’intervento, per un valore di 7 milioni di euro, è realizzato da Citylife a scomputo degli oneri di urbanizzazione e prevede anche la riqualificazione degli spogliatoi e degli spazi interni, lavori questi ultimi che termineranno solo a maggio 2018. Nel frattempo l’idea è di aprire la pista e il campo da football utilizzando spogliatoi prefabbricati. Entro il 30 maggio prossimo sarà invece terminato il restauro dei 3.600 metri quadrati della pista, dove è stato necessario sostituire il 15 per cento dei listelli. Per la stessa data sarà sistemata anche la copertura. Poi toccherà anche al campo di football americano (dopo i lavori sarà riposizionato il medesimo tappeto sintetico), alle tribune che saranno pronte a settembre, ai locali sotto la tribuna e alla palestra Ravasio.
“Abbiamo trovato il Vigorelli in uno stato di abbandono penoso e siamo felici di restituirlo alla città – ha detto l’assessore allo Sport, Chiara Bisconti -. Ora dovremo occuparci della gestione: io lo vedo come una seconda Arena e ipotizzo che per 4-5 anni il Comune si metta al centro con una gestione diretta, in stretto contatto con le federazioni”.
La “mano pubblica”, secondo Bisconti, dovrà “offrire il sostentamento dell’impianto”. In prima linea ci saranno però, in consorzio, le Federazioni Ciclismo e Football con il Comitato Maspes Vigorelli.
Il progetto di manutenzione straordinaria della pista è stato affidato a Aldo Galbiati, l’ultimo che si era occupato dello stato di salute del velodromo più di 20 anni fa. Ogni singolo passaggio è stato compiuto sotto il controllo della Sovrintendenza, con l’obiettivo di conservare tutti gli elementi storici dell’impianto. “Entro fine maggio ci sarà il collaudo della pista – ha annunciato Galbiati –. La faremo utilizzare per una giornata sul legno grezzo. Pensiamo di far girare biciclette, motorini leggeri e moto pesanti». La capienza delle tribune salirà da 3.550 a circa 7.000 posti, grazie a interventi di messa a norma che consentiranno di omologare tutti gli spazi. La Federazione ciclistica ha precisato a tutti i consiglieri comunali che al Vigorelli «si potrà fare tutto ad eccezione di Olimpiadi e Campionati del Mondo”.
Ma l’incongnita riguarda la disponibilità reale dell’impianto da maggio. “Si sta cercando una soluzione per utilizzarlo appena pronta la pista – ha spiegato Russo di Citylife -. Si potrebbero sistemare all’esterno delle baracche da afibire a spogliatoio. Ma perché ciò sia possibile, la commissione di vigilanza deve autorizzare l’uso in una fare in cui l’impianto non sarà omologato”.
(tratto da Corriere della Sera Milano di oggi, a firma di Rossella Verga)