Una settimana alla Milano-Busseto: tutto pronto per la festa!
BUSSETO (PR) – La 67esima edizione della Milano-Busseto (gara Nazionale per Under 23) si correrà tra una settimana esatta, sabato 2 aprile. La novità più importante riguarda il percorso e a spiegarcela è l’ex professionista Paolo Bossoni, presidente del Pedale Bussetano, la società che si occupa dell’organizzazione della corsa.
“Quest’anno con il percorso torniamo un po’ alle origini – spiega Bossoni – torniamo infatti ad affrontare la salita di Vigoleno fino alla vetta, con il suggestivo passaggio davanti al castello medievale, come avveniva fino all’edizione del 2008. Abbiamo quindi ripristina il circuito disegnato proprio attorno a Vigoleno, che sarà ripetuto per tre volte, e sarà invece scalata solo due volte, una in meno rispetto alle ultime edizioni, la salita di Tabiano Castello, dal versante di Siccomonte. La corsa si deciderà poi come consuetudine nei tre giri finali del circuito di Busseto da ripetere due volte, con tre passaggi sotto il traguardo compreso l’arrivo”.
L’altra novità riguarda l’organizzazione di una kermesse di mini sprint per Giovanissimi, che precederà, sul rettilineo di viale Pallavicino, l’arrivo della Milano-Busseto. Un modo per allargare la festa e colorare la giornata, proseguendo quell’impegno che il Pedale Bussetano ha intrapreso da alcuni anni in collaborazione con il Gs Cadeo Carpaneto con una scuola di ciclismo e l’organizzazione di una gara per Giovanissimi in estate, lungo la ciclopista di Busseto.
Per quanto riguarda la partecipazione, come tradizione sarà molto qualificata. “Abbiamo dovuto dire no ad una decina di squadre. – spiega Paolo Bossoni – Purtroppo il limite dei duecento partenti ci impedisce di poter rispondere a tutte le richieste. Avremo al via tutte le migliori formazioni del panorama nazionale con anche una buona partecipazione straniera. Ci sarà la Nazionale della Gran Bretagna, il development team dell’Ag2r La Mondiale , e poi squadre anche in rappresentanza di Svizzera e San Marino”.
(Servizio a cura di Giorgio Torre)