La Commissione Disciplinare dell’UCI ha comunicato la decisione sul caso di dolo scoperto in occasione degli ultimi Mondiali di Ciclocross.
AIGLE (SVIZZERA) – L’atleta belga Femke Van den Driessche trovata con una bicicletta truccata nello scorso Campionato del Mondo di Ciclocross è stata squalificata per sei anni con decorrenza dall’11 ottobre 2015 e condannata ad una multa di 20.000 franchi svizzeri. Inoltre dovrà restituire tutti i premi (anche economici) vinti da tale data. Mano pesante e un segnale forte da parte dell’organismo internazionale contro le biciclette truccate
Questa la decisione emessa dalla Commissione disciplinare UCI:
– Femke Van den Driessche ha commesso una violazione dell’art. 1.3.010 in combinazione con l’art. 12.013bis (frode Tecnologica) del Regolamento UCI. Di conseguenza è sospesa per un periodo di 6 anni a partire dall’11 ottobre 2015 con termine il 10 Ottobre 2021.
– Tutti i risultati sportivi conseguiti dalla Femke Van den Driessche dall’11 ottobre 2015 saranno annullati. Il suo nome e risultati stessi saranno rimossi dalle graduatorie così come i relativi titoli.
– Alla Femke Van den Driessche viene ordinato di restituire i medaglie e i premi in danaro ricevuti in connessione con le gare squalificate ai rispettivi organizzatori. Inoltre, è condannata a pagare all’UCI una multa per un importo di CHF 20’000 e le spese del procedimento per un importo che sarà determinato.
Questa decisione fa seguito alla scoperta di un motore elettrico nascosto in una delle biciclette dell’atleta durante i Campionati del Mondo Ciclocross Under 23 del gennaio 2016. La bici in questione è stata sottoposta a scansione utilizzando il nuovo test di risonanza magnetica distribuito quest’anno dall’UCI. Si è rilevata la presenza del motore mentre la bici era nella zona box dell’atleta. Il motore era un Vivax nascosto insieme ad una batteria nel tubo ed era azionato da un interruttore Bluetooth installato sotto il nastro del manubrio.
Oltre 100 biciclette sono stati scansionate durante l’evento. L’UCI ha testato quest’anno le biciclette in molte gare di diverse discipline (ad esempio 274 ai Mondiali su Pista di Londra, 216 al Giro delle Fiandre, 232 alla Parigi-Roubaix, 173 alla Liegi-Bastogne-Liegi under 23.
Il presidente dell’UCI Brian Cookson ha dichiarato: “Abbiamo investito notevoli risorse nello sviluppo di questa nuova ed estremamente efficace tecnologia di scansione rafforzando anche le sanzioni. Questo caso è una grande vittoria per l’UCI e per tutti quei tifosi, atleti e le squadre che vogliono essere certi che questa forma di frode sarà tenuta fuori dal nostro sport “.

(fonte: Federciclismo.it)