Stoccata di Visconti a Montecatini, il siciliano è il primo leader del Giro della Toscana
MONTECATINI TERME (PT) – Nella sua terra d’adozione, dove ha mosso i passi decisivi verso il ciclismo che conta, il siciliano Giovanni Visconti ritrova la via del successo. Seconda vittoria della stagione per l’atleta del Movistar Team che, dopo la Klasika Primavera de Amorebieta di aprile in Spagna, torna ad alzare le braccia al cielo nella prima tappa del Giro della Toscana, 174,700 chilometri da Arezzo a Montecatini Terme. Il siciliano ha anticipato i compagni di fuga Sonny Colbrelli (Bardiani CSF), Daniele Bennati (Italia) e Fabio Aru (Astana) con i quali è rimasto all’attacco nel finale per giocarsi la vittoria.
La frazione inaugurale del Giro della Toscana, prova della Challenge Memorial Alfredo Martini, è scattata questa mattina da Piazza della Libertà, all’ombra del Duomo di Arezzo. Gli applausi più scroscianti del caloroso pubblico toscano sono soprattutto per il britannico ed ex iridato Mark Cavendish e per il sardo Fabio Aru, gemme più preziose di un parterre di partenti si tutto rispetto, con la Nazionale Italiana mista e tre formazioni WorldTour (Astana, Movistar e Dimension Data). Sono 128 i corridori che si schierano alla partenza.
Dopo otto chilometri nasce già la fuga che terrà banco per buona parte della giornata. Sono in sei ad andare all’attacco: Nurbolat Kulimbetov (Astana), Miguel Angel Benito Diez (Caja Rural), Florian Vachon (Fortuneo Vital Concept), Gianfranco Zilioli (Nipponica Vini Fantini), Jens Wallays (Topsport Vlaanderen Baloise) e Nicolas Baldo (Team Roth).
I sei battistrada al chilometro 26 raggiungono il vantaggio massimo di 5’18”. Poi il gruppo si organizza e va a ridurre il gap in modo da avere un maggiore controllo sulla fuga. Dopo una novantina di chilometri passati all’attacco il kazako Kulimbetov perde contatto e restano solo in cinque a condurre la corsa. Lodevole la loro azione, ma col passare dei chilometri ha il destino segnato ed il gruppo torna compatto al chilometro 145. L’azione che decide la corsa nasce a circa 25 chilometri dal traguardo. È proprio Giovanni Visconti (Movistar) ad accendere la miccia e nella sua scia si forma un drappello che comprende anche Daniele Bennati (Italia), Fabio Aru (Astana), Mirko Selvaggi ed Egan Bernal Gomez, entrambi della Androni Sidermec, Sonny Colbrelli (Bardiani CSF) e Jonatham Hivert (Fortuneo Vital Concept).
Al passaggio sotto il traguardo di Montecatini, a 15 km dalla conclusione, i sette battistrada conservano un vantaggio di 32” sul gruppo. Sulla salita che porta verso Montecatini Alto forcing di Fabio Aru che riesce a staccare di qualche metro gli avversari. Sul sardo si riporta in prima battuta Visconti, poi riescono a rientrare anche Bennati e Colbrelli che dimostrano di essere in gran condizione, anche in chiave Mondiale.
Il più pimpante nei chilometri finali è Visconti che attacca una prima volta senza fortuna, poi l’affondo sferrato agli 800 metri dall’arrivo risulta decisivo. Cobrelli e Bennati si guardano, Aru ovviamente aspetta che siano i più veloci a muoversi. Allora il siciliano guadagna una manciata di metri che difende fin sul traguardo dove fa esplodere tutta la sua gioia. Visconti ha indossato sia la maglia di leader della classifica generale del Giro della Toscana che quella a punti della Challenge Alfredo Martini. Il miglior giovane è lo svizzero classe 1993 Colin Stüssi (Team Roth).
LE DICHIARAZIONI
Giovanni Visconti: “Ho pensato di fare gli ultimi 20 chilometri come il “vecchio” Visconti, all’attacco perché mi sono detto che non avevo nulla da perdere oggi. Se andava male avrei fatto comunque divertire i mei tifosi e gli amici qua al traguardo e avrei conquistato un altro piazzamento, ma dentro di me volevo vincere. Ho provato una prima volta ed è andata male, poi ci ho riprovato e ho sfruttato l’attimo giusto che mi ha permesso di scappare. È la seconda vittoria dell’anno ma per me è la prima vera dopo tanto tempo, perché sono arrivato con gente di un certo peso e questo successo è bellissimo perché l’ho ottenuto davanti alla mia famiglia. Sono felice. Ci voleva è bello finire così l’anno e da tanto stimolo anche per il futuro e la mia nuova avventura dell’anno prossimo in Bahrain. Domani? Giocando ancora in casa spero di riuscire a tenere la maglia di leader, non sarà facile, ma sicuramente ci proverò”.
Sonny Colbrelli: “Ho fatto una gran fatica a rientrare sui primi e a restare con loro, ma poi davanti in sette siamo andati via con ottimo accordo. Sapevo che c’erano uomini in grande forma che uscivano con un’ottima condizione dalla Vuelta e quando ho visto quella fuga mi ci sono fiondato. Per me oggi è una grande risultato riuscire a rimanere in salita con questi grandi nomi”.
Daniele Bennati: “Nel finale, chi tra me e Sonny chiudeva su Visconti sapeva di perdere la corsa ed poi arrivato comunque per entrambi il piazzamento. Sono soddisfatto perché ho avuto la forza di tenere uno scalatore come Aru a pochi secondi di distanza in salita. Sincero sono rimasto sorpreso di questa mia condizione, ma ho fatto una grande fatica”.
ORDINE D’ARRIVO:
1. Giovanni Visconti (Movistar Team) km 174,700 in 4h21’23” media 40,033 km/h
2. Sonny Colbrelli (Bardiani CSF)
3. Daniele Bennati (Nazionale Italia)
4. Fabio Aru (Astana) a 3″
5. Sam Bennett (Bora-Argon 18) a 7”
6. Fabio Sabatini (Nazionale Italia)
7. Mark Cavendish (Team Dimension Data)
8. Pierre-Luc Perichon (Fortuneo-Vital Concept)
9. Nicola Boem (Bardiani CSF)
10. Filippo Pozzato (Wilier Triestina – Southeast)
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(Servizio a cura di Giorgio Torre)