DOHA (QATAR) – Il norvegese Kristoffer Halvorsen è il nuovo campione del mondo degli Under 23. In volata ha superato in rimonta il tedesco Pascal Ackermann, medaglia di bronzo per l’italiano Jakub Mareczko.
Il norvegese ha capitalizzato al meglio il gran lavoro svolto nel finale da tutti i suoi compagni di squadra eccezionali a pilotare il proprio capitano in volata. Sprint dominato dai treni norvegese e tedesco, mentre quello italiano si è inceppato negli ultimi chilometri dove è rimasto il solo Simone Consonni a lavorare per il compagno.

Il podio del Mondiale strada degli Under 23 Doha 2016

Il podio del Mondiale strada degli Under 23 Doha 2016


Da percorrere 166 chilometri: dopo un tratto iniziale di 13,7 km, da affrontare 10 giri del circuito di 15,2 km di Pearl Qatar. L’Italia del CT Marino Amadori è rappresentata da Vincenzo Albanese, Davide Ballerini, Simone Consonni, Filippo Ganna, Jakub Mareczko e Riccardo Minali. Pronti via e si susseguono subito una serie di cadute in una delle quali rimane coinvolto anche Ganna che ho costretto ad inseguire per rientrare in gruppo.
Già nel corso della prima tornata allunga un terzetto composto dall’olandese Pascal Eenkhoorn, del portoghese Nuno Bico e dell’eritreo Amanuel Gebrezgabihier che al primo passaggio sotto il traguardo vantano già 45″ di vantaggio.
Gli azzurri prima della partenza

Gli azzurri prima della partenza (foto Rodella)


Sulla testa della corsa riescono prima a rientrare lo svizzero Patrick Müller e il colombiano Bryan Gomez ed in seconda battuta, a poco più di 100 chilometri dalla conclusione, altri corridori che vanno definitivamente a formare un drappello di 9 corridori al comando: Patrick Müller (Svizzera), Bryan Gomez (Colombia), Pascal Eenkhoorn (Olanda), Amanuel Gebrezgabihier (Eritrea), Nuno Bico (Portogallo), Michael O’Loughlin (Irlanda), Mahdi Rajabikaboodcheshmeh (Iran), Jean Claude Uwizeye (Ruanda) e Gregory Daniel (Stati Uniti). Il vantaggio massimo tocca i 3’07”.
Nel finale il gruppetto di testa inizia a perdere pezzi: prima l’eritreo Gebrezgabihier è costretto a fermarsi per i crampi e poi anche il ruandese Uwizeye perde contatto. Mancano ormai due giri alla conclusione e con il lavoro soprattutto di Norvegia, Gran Bretagna e Spagna il gap del gruppo sui sette al comando si riduce a 1’36”. Purtroppo ad una quarantina di chilometri dalla conclusione si ritira Filippo Ganna, dopo un’altra giornata tormentata.
La fuga

La fuga


Negli ultimi 25 chilometri è la Norvegia a prendere decisamente in mano le operazioni d’inseguimento in testa al gruppo. Poi si fa vedere anche la Germania, l’altra formazione molto attesa. Al suono della campana sono solo 22 i secondi tra i 7 fuggitivi ed il gruppo. La fuga viene annullata a 10 chilometri dall’arrivo. Tolta una sparata di un paio di atleti francesi sono sempre tedeschi e soprattutto norvegesi a dettare il ritmo. Rimane davanti Consonni che a lungo si gira e si sbraccia in cerca dei compagni, rimasti un po’ arretrati. Sgomitando riesce a riportarsi alla sua ruota Mareczko, professionista della Wilier – Southeast, designato capitano azzurro per l’arrivo in volata.
Lo sprint è convulso, ci sono anche un paio di cadute, dal testa a testa tra Ackermann e Halvorsen emerge il norvegese con Mareczko che prova a recuperare negli ultimi 150 metri, ma deve accontentarsi del gradino più basso del podio.
Il norvegese neo campione del mondo Kristoffer Halvorsen, 20 anni, ha vinto quest’anno la terza tappa del Tour de l’Avenir (davanti al nostro Albanese), del Grand Prix d’Isbergues – Pas de Calais e, neanche un mese fa, di due tappe dell’Olimpia Tour.
La volata vincente del norvegese Kristoffer Halvorsen

La volata vincente del norvegese Kristoffer Halvorsen


Un po’ dispiaciuto dopo l’arrivo Jakub Mareczko: “Non è stata la volata che speravo. I norvegesi hanno comandato le operazioni sin dall’inizio, controllato la corsa e negli ultimi chilometri impostato il treno come volevano. Logico e corretto che alla fine vincesse uno di loro. Devo ringraziare la squadra, che ha creduto in me. Mi dispiace non essere riuscito a vincere, ma in quel contesto non potevo fare meglio e diversamente. Il rammarico c’è anche se una medaglia ai Mondiali è sempre un buon risultato.”
ORDINE D’ARRIVO:
1 Kristoffer Halvorsen (Norvegia) 3:40:53
2 Pascal Ackermann (Germania)
3 Jakub Mareczko (Italia)
4 Hil Bauhausp (Germania)
5 Amund Grondahl (Norvegia)
6 Jason Lowndes (Australia)
7 Garcia Cortina Ivan (Spagna)
8 Aksel Nömmela (Estonia)
9 Jonathan Dibben (Gran Bretagna)
10 Alan Banaszek (Polonia)
29 Minali Riccardo (Italia)
76 Consonni Simone (Italia) a 27”
82 Albanese Vincenzo (Italia) a 33”
100 Ballerini Davide (Italia) a 2’15
Ritirato: Filippo Ganna (Italia)
(Servizio a cura di Giorgio Torre)