BERGAMO (BG) – Consueto appuntamento con il Capodanno del Ciclismo Bergamasco ieri sera al Ristorante L’Antica Perosa di Bergamo, dove il giornalista Renato Fossani ha radunato protagonisti, personaggi e autorità del mondo del ciclismo orobico per presentare l’Annuario del Ciclismo Bergamasco dal titolo “Bergamo Girls”, giunto alla trentanovesima edizione.

La premiazione di Carlo Giorgi

La premiazione di Carlo Giorgi (foto Rodella)


E la cerimonia condotta da Eleonora Capelli non poteva che celebrare i trionfi delle ragazze del ciclismo che tante soddisfazioni hanno regalato quest’anno in campo nazionale e internazionale. Assente giustificata la campionessa del mondo su strada delle Donne Junior Elisa Balsamo, per lei ha ritirato il premio il presidente della Valcar-PBM Valentino Villa, riconoscimenti sono andati alla campionessa europea a cronometro Lisa Morzenti, alla campionessa europea di ciclocross Chiara Teocchi, all’iridata su pista Chiara Consonni, e la vice campionessa d’Europa e del Mondo e quattro volte tricolore su pista Martina Fidanza della Eurotarget Still Bike.
Simone Consonni con la sorella Chiara, premiato da John Cattaneo

Simone Consonni con la sorella Chiara, premiato da John Cattaneo (foto Rodella)


Con loro sono sfilati diversi tra i protagonisti della stagione 2016 del ciclismo bergamasco. A partire dal Team Colpack con i premi al team manager Antonio Bevilacqua e dal campione italiano degli Under 23 Simone Consonni; poi Carlo Giorgi,  il professionista della Cannondale-Drapac Davide Villella, il campione del mondo Master MTB Oscar Lazzaroni, il presidente del Gc Almenno Piermario Rota Nodari, per la straordinaria stagione vissuta tra i Giovanissimi, e poi Basilio Busetti ed Adriano Nava per il loro impegno anche in campo organizzativo.
Alcuni dei protagonisti del Capodanno del Ciclismo Bergamasco

Alcuni dei protagonisti del Capodanno del Ciclismo Bergamasco


Gran chiusura con l’ospite d’eccezione, il CT della Nazionale Italiana della pista Marco Villa, cremasco, che quest’anno ha condotto Elia Viviani alla conquista del titolo olimpico dell’Omnium e gli altri azzurri a brillanti risultati a Campionati Europei e Mondiali, come non se ne vedevano da decenni.