GREYTON (SUDAFRICA) – Quarta giornata di gare alla Cape Epic in Sudafrica con la carovana che si è spostata verso Greyton, percorrendo 78 chilometri con un dislivello di 1.650 metri.

Come accaduto ieri, a vincere anche oggi sono stati Christoph Sauser e Jaroslav Kulhavy del team Investec Songo Specialized fermando le lancette sul tempo di 3:03:46 e anche questa volta la vittoria è stata sudata per avere la meglio della coppia della Scott-SRAM formata da Nino Schurter e Matthias Stirnemann. Sauser ha il chiaro obbiettivo di recuperare terreno e provare a vincere la sua sesta Cape Epic della carriera.

Sono state sette le coppie a fare la corsa quest’oggi, tra le quali anche i Kansai Plascon Leo Paez e Max Knox. La corsa si è decisa  sulla salita più impegnativa di giornata, a meno di 20 chilometri dall’arrivo, e poi sulla successiva discesa con gli specialized e gli Scott-SRAM scappati e poi arrivati a contendersi la vittoria allo sprint. Terzo posto per i Centurion Vaude Nicola Rohrbach e Daniel Geysmayer.

Limitano i danni i Cannondale Manuel Fumic e Henrique Avancini che mantengono il primato in classifica generale nonostante abbiano concesso 1’19” agli avversari.

Il podio di giornata alla Cape Epic con la vittoria di Sauser e Kulhavy

Il podio di giornata alla Cape Epic con la vittoria di Sauser e Kulhavy

 

Brutte notizie per il Team Trek-Selle San Marco e in particolare per Samuele Porro all’epilogo della terza tappa della Cape Epic. La squadra neroaranciofluo ha vissuto un’altra giornata particolarmente difficile, nella quale ha dovuto presto piegarsi all’ennesimo colpo basso sferrato dalla malasorte. Dopo due ore di corsa a ritmo non eccessivo, Porro è incappato in una caduta, riportando una microfrattura allo scafoide della mano sinistra.

Già debilitato dal virus che lo ha colpito nei giorni scorsi, nonostante il dolore persistente, il comasco è risalito in bici e ai suoi tre compagni non è rimasto altro che scortarlo sino al traguardo della frazione, dove è transitato a 1h 10’11” dai dominatori della frazione, il duo Sauser-Kulhavy.

Visitato dallo staff medico della corsa e preso atto della lesione riportata, Porro è stato costretto al ritiro dalla competizione. Il suo compagno Alexey Medvedev prenderà il via domattina, nella quarta tappa, fuori classifica e in sola assistenza ai biker del team B rimasto in corsa. “Mi spiace essere giunto a questa conclusione – ha commentato Porro con amarezza –, ma ad un certo punto Alexey mi ha visto piombare a terra senza energie. Purtroppo mi sono svegliato con nausea e ho dovuto saltare la colazione. Anche avessi deciso domani di stringere i denti e sopportare il dolore credo che il fisico non ce la farebbe, il virus gastrointestinale mi ha debilitato troppo. Per questo domani non partirò. Voglio comunque ringraziare tutti coloro che mi hanno fatto sentire il loro supporto, le occasioni per rifarsi dopo questa delusione non mancheranno”.

Damiano Ferraro, che resta in gara insieme a Fabian Rabensteiner (sono al 59° posto nella generale a 2h 50’44”), guarda avanti: “Già quello odierno non era un impegno facile, in più è capitata anche la caduta di Samuele. Ora cerchiamo di recuperare le energie e vediamo che cosa ci riservano i prossimi giorni. Ci sono ancora quattro tappe in cui provare a ottenere un risultato di prestigio”.

Per il secondo giorno consecutivo nella gara femminile è un duello tra le due coppie che stanno dominando la scena. Vittoria di tappa per Robyn de Groot e Sabine Spitz (Ascendis Health), secondo posto a soli 2 secondi per Esther Suss e Jennie Stenerhag (Meerendal CBC) che mantengono il primato in classifica generale.

Domani c’è un tappone Greyton Elgin, di 112 km e con 2.150 metri di dislivello.

(Servizio a cura di Giorgio Torre)