BORMIO (SO) – La prima vittoria italiana al Giro 100 arriva nel tappone e dall’uomo più atteso: Vincenzo Nibali. Il siciliano della Bahrain Merida ha vinto la sedicesima tappa del Giro d’Italia, la Rovetta – Bormio di 222 km con 5.500 m di dislivello.

Sul traguardo di Bormio ha battuto nello sprint a due lo spagnolo Mikel Landa (Team Sky) che aveva raggiunto in discesa dopo l’ultimo scollinamento allo Stelvio regalando un finale di tappa altamente spettacolare. Poco più indietro arriva Nairo Quintana (Movistar Team), terzo, poi Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale) e Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin) e ottimo anche il sesto posto del giovane Davide Formolo (Cannondale-Drapac).

Giornata complicata per la maglia rosa Tom Dumoulin (Team Sunweb) fermato in salita da un attacco intestinale che gli ha fatto perdere le ruote degli avversari, ma l’olandese non si è perso d’animo: ha si pagato 2’17” su Nibali, ma tutto sommato si è difeso come meglio poteva ed è riuscito a difendere per 31″ il suo primato su Quintana, terzo in classifica Vincenzo Nibali a 1’12”.

Si parte da Rovetta, il paese natale di Paolo Salvoldelli e arrivo a Bormio. Sono 222 i chilometri da percorrere con un trittico di salite micidiale: il Mortirolo dal versante di Monno (con il Gpm dedicato a Michele Scarponi), lo Stelvio salendo da Bormio e poi l’Umbrailpass, ovvero lo Stelvio dal versante svizzero.

Dopo una quarantina di chilometri e qualche timido allungo iniziano una serie di strappi che allungano il gruppo, diversi scappano via fino a quando al comando si forma un drappello di 27 corridori: Jauregui, Bilbao, Bizhigitov, Senni, Dombrowski, Villella, Grossscharnter, Samoilau, Ladagnaous, De Buyst, Anacona, Bennati, De Plus, Serry, Berhane, Belkov, Losada, Van den Broeck, Kiryienka, Bauhaus, Haga, Pedersen, Stuyven, Marcato e Mohoric.

Luis Leon Sanchez (Astana), che era compagno di squadra di Scarponi, va a vincere il Gpm dedicato alla memoria dell’Aquila di Filotranno.


Nella successiva discesa sono rimasti in 25 al comando della corsa: Sanchez e Bilbao della Astana, Senni della BMC, Mendes della Bora-Hansgrohe, Woods, Rolland e Dombrowski della Cannondale-Drapac, Hirt e Grossscahrtner della CCC Sprandi, Fraile, Anton e Berhane della Dimension Data, Foliforov della Gazprom Rusvelo, Amador, Anacona e Izagirre della Movistar, De Plus della Quick-Step Floors, Kruijswijk della Lotto NL Jumbo, Landa, Deignan, Henao e Kiriyenka della Sky, Ten Dam della Sunweb e Rui Costa con Ravasi della UAE Emirates. Ritardo del gruppo sotto i 2 minuti, mentre supera i 3 minuti quando inizia la prima salita dello Stelvio.

A otto chilometri dal Gpm restano in testa alla corsa solo Landa, Sanchez, Deignan, Izagirre, Amador, Kruijswijk, Anton e Hirt. Landa scollina davanti al connazionale Amador, i due hanno allungato, mentre il gruppo della maglia rosa con dentro tutti i migliori scollina con un ritardo di 2’37”. Si ricompone il gruppetto di testa nella discesa che conduce verso il territorio svizzero.

Quando ricomincia la seconda ascesa allo Stelvio prova l’attacco l’olandese Steven Kruijswiijk, maglia rosa lo scorso anno al Giro, agguantato poco dopo la Mikel Landa.

A questo punto succede qualcosa di incredibile: improvvisamente la maglia rosa Tom Dumoulin si ferma, getta la bici nell’erba, si spoglia e si piega nell’erba: è un improvviso attacco intestinale. Il fair-play dimostrato domenica scorsa in occasione della caduta di Quintana verso sulla strada verso Bergamo, gli viene in parte restituito oggi perché davanti sembrano non infierire sulla condizione dell’olandese ed il gruppo dei migliori pare non forzare il ritmo, anzi dà quasi l’impressione di aspettarlo. Poi, giustamente, il ritmo si alza.

Nel frattempo Jan Hirt riesce a rientrare sui due di trasta Landa e Kruijswiijk. A 30 km dall’arrivo Dumoulin ha un ritardo di 1’30” dai suoi principali rivali per la maglia rosa, mentre i tre di testa hanno 1’15” di vantaggio sul gruppo Nibali e Quintana.

A 25 km dall’arrivo iniziano a muoversi i big ed il gruppo dei migliori si spacca. È Nibali a rompere gli indugi con uno scatto e subito alla sua ruota di riportano Quintana e Pozzovivo e tutti gli altri. Ci prova ancora il siciliano e questa volta riesce a portare via ancora Quintana e Pozzovivo e rientra su di loro anche Zakarin.

Davanti a tutti attacca Landa che se ne va tutto solo e a 3 km dalla vetta vanta un vantaggio di 1’08” su Nibali, Quintana, Pozzovivo e Zakarin, che nel frattempo hanno ripreso e superato anche Kruijswiijk ed Hirt, mentre a 1’30” ci sono Pinot, Jungels, Yates, Mollema e Formolo, la maglia rosa Tom Dumoulin paga 2’25”.

A un chilometro dal Gpm nuovo affondo di Vincenzo Nibali, risponde subito Quintana, ma appena dopo lo scollinamento rientrano anche Zakarin e Pozzovivo. I quattro hanno un ritardo di poco superiore di una trentina di secondi da Landa, mentre la maglia rosa passa con 2’20” di ritardo.

Vincenzo Nibali sfrutta le sue immense doti da discesista, stacca Quintana e va a riprendere Landa. Quintana resta più indietro, ma mantiene a vista i due davanti che alla fine vanno a contendersi la vittoria di tappa in volata: vince Nibali che prende anche i 10 secondi di abbuono.

Dumoulin cede 2’17” a Nibali e resta in maglia rosa, per quanto successo oggi, a suo modo, un’impresa anche questa.

Il vincitore di tappa Vincenzo Nibali, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “È la vittoria di un corridore completo. Dovevo essere solido dall’inizio alla fine in una tappa lunga e difficile. Ho dovuto correre da scalatore aggressivo, buon discesista ed anche da sprinter. Non pensavo di essere io a conquistare la prima vittoria di tappa per l’Italia. Sapevo che sarebbe stato molto difficile farlo oggi. Sono molto felice di aver vinto con l’aiuto della squadra. Sono arrivato veramente stanco. Adesso sono più vicino a Dumoulin nella Generale. Ci sono ancora tappe molto difficili da affrontare, ma Dumoulin ha uno cronometro dalla sua a Milano”.

Tom Dumoulin difende la maglia rosa

Tom Dumoulin difende la maglia rosa (LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone / Spada)

La Maglia Rosa Tom Dumoulin ha dichiarato: “Ho avuto qualche problema. Ho dovuto prendere una pausa per un bisogno fisico. Ho iniziato a sentirmi male nella discesa dello Stelvio e ho dovuto fermarmi. Tornando in sella ho deciso di combattere e di trarre le conclusioni dopo l’arrivo. Sono ancora in Maglia Rosa ma sono soprattutto molto deluso”.

ORDINE D’ARRIVO:

1 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida 6:24:22
2 Mikel Landa (Spa) Team Sky
3 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:00:12
4 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:24
5 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin 0:00:32
6 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac 0:01:26
7 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo 0:01:35
8 Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors
9 Adam Yates (GBr) Orica-Scott
10 Thibaut Pinot (Fra) FDJ

CLASSIFICA GENERALE:

1 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 70:14:48
2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:00:31
3 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida 0:01:12
4 Thibaut Pinot (Fra) FDJ 0:02:38
5 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin 0:02:40
6 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:03:05
7 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo 0:03:49
8 Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors 0:04:35
9 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:06:20
10 Adam Yates (GBr) Orica-Scott 0:07:00

MAGLIE:

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Tom Dumoulin (Team Sunweb)
  • Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo – Fernando Gaviria (Quick-Step Floors)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Mikel Landa Meana (Team Sky)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Bob Jungels (Quick-Step Floors)

(Servizio a cura di Giorgio Torre)