OSPITALETTO (BS) – Una nuova, suggestiva sfida internazionale, dopo i recenti trionfi in ambito europeo che l’hanno consacrato ai massimi livelli giovanili. Michele Gazzoli è pronto per i Mondiali Juniores su pista in arrivo da mercoledì a domenica al velodromo Fassa Bortolo di Montichiari.

Per il talento di Ospitaletto – classe 1999 – si tratta dunque di una rassegna da giocare in casa, provando a confermarsi in un’estate stellare. Tra luglio e agosto, infatti, Gazzoli ha prima brillato agli Europei juniores su pista ad Anadia (Portogallo), conquistando la medaglia di bronzo nello Scratch e laureandosi campione continentale dell’Eliminazione. Successivamente, invece, ha sfrecciato su strada agli Europei di Herning (Danimarca), dove una volata imperiosa gli ha regalato la medaglia d’oro.

Michele, però, non è sazio ed è pronto a nuove sfide, questa volta mettendo nel mirino l’iride nella sua seconda partecipazione della carriera alla rassegna in arrivo. Sulla carta, il talento bresciano dovrebbe partecipare a tre gare: Inseguimento a squadre (qualificazioni mercoledì, finali giovedì), Omnium (sabato) e Americana (domenica), quest’ultima in coppia con l’emiliano Jacopo Cavicchioli (Sancarlese Bicicult) con cui ha sfiorato il podio europeo.

“La forma è buona – confessa Gazzoli alla vigilia dei Mondiali in Italia – ci siamo allenati molto bene in pista in queste settimane e il correre a Montichiari ci può dare qualcosa in più a livello di tifo”.

Oltre alle ovvie soddisfazioni, cosa ti hanno regalato le due recenti vittorie agli Europei su pista e su strada?
“Molta fiducia in me stesso e la conferma di essere tornato ad alti livelli”

Dagli Europei ai Mondiali su pista: cosa cambierà?
“L’Europa nel suo complesso è sempre il continente più forte, ma ci sono nazionali come Australia e Nuova Zelanda di livello superiore al nostro e con cui bisognerà fare i conti”.

Com’è maturato Michele Gazzoli?
“Penso di essere migliorato in tutto, anche di testa, acquisendo consapevolezza di ciò che si può fare”.

Quali sono gli obiettivi per questa rassegna iridata?
“Far registrare un bel tempo nel quartetto, poi punto maggiormente sull’Omnium e sull’Americana”.

Americana che ti vedrà in coppia con Jacopo Cavicchioli con cui hai sfiorato il podio europeo.
“Con lui c’è una buona intesa, ci siamo allenati bene in queste settimane, poi l’Americana è un terno al lotto, perché in gara può succedere di tutto”.