NEWARK-ON-TRENT (GRAN BRETAGNA) – Un’altra bellissima volata al Tour of Britain, incerta fino alla fine, combattutissima e vinta oggi da Fernando Gaviria (Quick-Step Floors). Il colombiano, ottimamente pilotato dalla sua squadra, ha battuto con l’ultimo colpo di reni l’italiano Elia Viviani (Team Sky) in forte recupero alla sua destra. Il veronese si è consolato riprendendosi la maglia verde di leader della classifica generale. Anche oggi ottima prova di Andrea Pasqualon (Wanty – Groupe Gobert) che ha chiuso in sesta posizione (foto SW Pix). 

La quarta tappa di 164,7 km si correva da Mansfield a Newark-on-Trent e fin dall’inizio è stata caratterizzata da una lunga fuga di cinque atleti: Blain (Madison Genesis), McNally (Wanty Gobert), Scott (An Post Chain Reaction), Slater (JLT Condor), Handley (Madison Genesis). Vengono ripresi a poco più di 3 chilometri dall’arrivo e tutto si decide in volata. 

In attesa della cronometro di domani che cambierà sicuramente la fisionomia della classifica, Elia Viviani si riprende il primato grazie al miglior piazzamento odierno e con lo stesso tempo di Caleb Ewan (Orica-Scott).

ORDINE D’ARRIVO:

1 Fernando Gaviria (Col) Quick-Step Floors 3:43:31
2 Elia Viviani (Ita) Team Sky
3 Alexander Kristoff (Nor) Katusha-Alpecin
4 Dylan Groenewegen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
5 Alan Banaszek (Pol) CCC Sprandi Polkowice
6 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty – Groupe Gobert
7 Harry Tanfield (GBr) Bike Channel-Canyon
8 Enzo Wouters (Bel) Lotto Soudal
9 Nikolas Maes (Bel) Lotto Soudal
10 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin

CLASSIFICA GENERALE: 

1 Elia Viviani (Ita) Team Sky 17:38:05
2 Caleb Ewan (Aus) Orica-Scott
3 Fernando Gaviria (Col) Quick-Step Floors 0:00:06
4 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data 0:00:07
5 Alexander Kristoff (Nor) Katusha-Alpecin 0:00:12
6 Karol Domagalski (Pol) ONE Pro Cycling 0:00:14
7 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team 0:00:15
8 Kamil Gradek (Pol) ONE Pro Cycling
9 Lars Boom (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:00:18
10 Nikolas Maes (Bel) Lotto Soudal 0:00:20

(Servizio a cura di Giorgio Torre)

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