La Bardiani-CSF guarda al futuro. Nel 2018 arriva Daniel Savini
REGGIO EMILIA (RE) – Sarà il giovanissimo Daniel Savini il terzo volto nuovo della Bardiani-CSF 2018. Vent’anni da compiere il prossimo 26 settembre, Savini sta per concludere la sua seconda stagione da Under 23 con la maglia del GS Maltinti.
Nato e cresciuto a Reggio Emilia, dal 2006 vive in Toscana con la famiglia. Con il #GreenTeam ha già partecipato ad un ritiro collegiale nel febbraio scorso. Sempre nel 2017 ha debuttato tra i prof con la Nazionale Italiana sperimentale al GP di Larciano e poi alla Settimana Coppi e Bartali.
Fisico e caratteristiche da scalatore puro, ha conquistato due successi nella stagione in corso (GP Pontedera e GP San Giuseppe) e altrettante nel 2016 con il Team Hopplà Petroli Firenze. Ben quattordici i successi da Junior, tra i quali il Giro della Lunigiana nel 2015, anno in cui ha vestito la maglia azzurra ai Mondiali di Richmond.
Dichiarazione di Bruno e Roberto Reverberi, team manager della Bardiani-CSF
“Dopo due innesti già temprati dal professionismo, come Senni e Guardini, ecco un talento da coltivare. Abbiamo iniziato a seguire Savini da Junior e fin da subito siamo rimasti impressionati dalle sue doti in salita. Ne abbiamo seguito la crescita, costante e continua, e a febbraio abbiamo deciso di aggregarlo per qualche giorno al team per conoscerlo da vicino. Savini, per noi, è un investimento per il futuro. Vogliamo che cresca bene, con i tempi giusti, e siamo convinti che un calendario mirato tra i prof sia l’ideale per la sua formazione”.
Dichiarazione di Daniel Savini
“Sento di aver fatto la scelta migliore per il mio futuro. Il passaggio al professionismo sarà una salto enorme, ma sono tranquillo perchè arriverò in una squadra che mi darà tempo per crescere senza pressioni. Ringrazio la Bardiani-CSF per la grande fiducia che mi sta dimostrando”.
“L’obiettivo è maturare, sia fisicamente sia nel modo di correre. Dilettanti e professionisti sono molto diversi in questo. Dalle esperienze vissute a Larciano e alla Coppi e Bartali ho capito che il mio stile di gara si addice, ma ci sarà molto lavorare prima di essere competitivo come vorrei. Sono pronto ad imparare dai compagni più esperti e ascoltare ogni suggerimento dei tecnici”.
“Quando sei giovane e vinci non è sempre facile rimanere con i piedi per terra. In tanti hanno predetto un futuro brillante, e li ringrazio, ma io ho sempre cercato di vivere il presente e non crearmi troppe aspettative. Serve equilibrio e umiltà per migliorare. Il mio unico pensiero, ora, è questo”.