Brasil Ride: tris di secondi posti, per Rabensteiner-Casagrande ora c’è il primato
GUARATINGA (BRASILE) – Ieri hanno incassato il colpo senza scomporsi, legittimo o meno che fosse. Oggi, nella quarta tappa della Brasil Ride, Fabian Rabensteiner e Michele Casagrande si sono presi una grande rivincita, con l’ennesimo secondo posto in tre giorni e in virtù di ciò garantendosi il diritto di indossare la maglia gialla di leader assoluti della competizione a tappe in coppia in corso di svolgimento in terra sudamericana. La frazione attorno alle vette di Guaratinga, 90 km ed oltre 2.000 mt. di dislivello, ha visto il duo del team Trek-Selle San Marco chiudere brillantemente alle spalle dei vincitori di giornata, Soren Nissen–Luis Leao Pinto.
I rivali per la classifica generale Avancini-Novak sono giunti sul traguardi con 11 secondi di ritardo dalla coppia neroaranciofluo ed ora sono staccati di 10 nella lotta per il successo finale; un divario che alla boa di metà percorso e alla vigilia del ritorno sulla costa (Arraial d’Ajuda, località di partenza e arrivo della gara a tappe) non fa dormire sonni tranquilli ai portacolori della squadra veneta, consapevoli che la leadership resterà verosimilmente in bilico sino all’epilogo.
“Subito dopo avere attaccato ho accusato problemi al cambio e negli ultimi 40 km mi sono ritrovato a dover correre parecchio con la bici in spalla su quelle salite ripide – spiega l’episodio che poteva condizionarne il risultato finale un comunque soddisfatto Rabensteiner –. Saltava sempre sui rapporti più grandi, ho provato a sistemarlo ma senza riuscirci. Per fortuna è andata bene ugualmente“.
Ad ogni impegno agonistico il neo acquisto Casagrande è sempre più a suo agio in maglia Trek-Selle San Marco: “Tappa davvero impegnativa, con salite durissime e pochi tratti per recuperare. Io e Fabian ci siamo gestiti bene e dopo tre ore abbiamo provato ad attaccare i leader della generale ma senza fortuna. Così ce la siamo giocata nel finale e oggi è andata bene a noi. Resta il rammarico per l’esito di ieri ma ora siamo davanti noi, seppur di pochi secondi. La maglia del primato è una bella soddisfazione. Domani ci attende un’altra frazione molto lunga e difficile e come sempre ora l’obiettivo è quello di recuperare le energie in fretta“.
La sfortuna si accanisce invece contro la coppia Samuele Porro-Andrea Righettini, penalizzati da un problema ad un cerchio accusato dal comasco, un inconveniente che ha virtualmente tolto di classifica il duo neroaranciofluo, giunto sotto la fettuccia d’arrivo con un ritardo di un’ora e quaranta minuti. “Fino al settantesimo km eravamo nel gruppo di testa a supporto dei nostri compagni, poi siamo stati fermati da un problema meccanico che ci ha fatto perdere molto tempo. Il cerchio toccava il telaio, abbiamo provato a raggiungere il punto di rifornimento ma non era quello attrezzato per le riparazioni e così abbiamo rimediato con un po’ di nastro adesivo e cambiando un paio di camere d’aria. Abbiamo poi continuato fino al traguardo con un ritmo molto blando, un vero peccato. Domani ripartiamo comunque con l’obiettivo di aiutare Fabian e Michele nel loro intento di conservare il primato in classifica“.