ARDOOIE (BELGIO) – Primo successo stagionale per il campione del mondo di ciclocross, il giovane belga Wout Van Aert.

L’occasione propizia è concisa con la ventitreiesima edizione del Kermiscross, gara open del calendario internazionale Uci, disputatasi ad Ardooie, nel cuore delle Fiandre. L’assenza, per scelta tecnica, del plurivittorioso campione olandese Mathieu Van der Poel (otto centri sulle nove gare finora disputate!), ha indubbiamente reso più sereno l’impegno agonistico dell’iridato che questa gara, comunque, l’aveva vinta anche lo scorso anno.

A circa metà gara Van Aert ha sferrato il suo attacco decisivo, rispetto al gruppetto di una dozzina di alteti che lo seguivano, tutti vogliosi di ben figurare in un contesto agonistico molto gradevole e festoso, per il bel tempo e la concomitante tradizionale fiera che ha favorito la presenza nel circuito di migliaia di spettatori paganti.

La progressione vincente di Van Aert è stata accompagnata dal vivace sostegno del pubblico mentre per le piazze d’onore Toon Aerts (festeggiava il suo ventiquattresimo compleanno!) precedeva nell’affollato sprint Michael Vanthourenhout (corridore di casa), Marcel Meisen, Gianni Vermeersch, Vincent Baestaens, Jens Adams e Michael Boros, classificati nell’ordine a 28” da Van Aert.

Nella gara Elite donne la campionessa statunitense Katherine Compton ha colto il suo quarto successo stagionale, dopo la prova di Coppa del mondo a Iowa City, e quelle in Belgio di Ronse (DVV Trofee) e Kruibeke.

L’ennesimo successo dell’irriducibile Compton (38 anni!) è maturato lentamente, avendo cadenzato il suo impegno agonistico con graduale crescendo, felice peraltro delle favorevoli condizioni del tempo, come da sua esplicita ammissione dopo la gara.

La solita Van Loy (solo un anno meno della Compton!) ha condiviso con la sua connazionale Loes Sels (32 anni) le residue posizioni del podio.

Inatteso forfait dell’iridata Sanne Cant, che questa gara vinse lo scorso anno quando precedette l’allora campionessa del mondo Thalita de Jong e l’americana Elle Anderson.

I disturbi gastro intestinali che Cant aveva accusato lo scorso 7 ottobre, dopo la vittoriosa gara di Meulebeke, la costrinsero al ritiro, l’indomani a Ronse, nella prima prova del “DVV Trofee”.

Ma domenica scorsa a Zonhoven (seconda prova del Superprestige) la stessa Cant sembrò tornata in buone condizioni, tanto che colse, con una poderosa rimonta, la piazza d’onore, preceduta solo dall’olandese Maud Kaptheijns, vincente con largo margine.

Si potrebbe trattare quindi, verosimilmente, del riacutizzarsi di quei disturbi intestinali, non risolti, e per questo motivo la Cant non parteciperebbe nemmeno alle due importanti gare di questo fine settimana, ovvero la terza prova del Superprestige, sabato a Boom, e la terza prova di Coppa del mondo, domenica a Koksijde, aperta anche alle categorie maschili Juniores ed Under 23.

Per scelta tecnica ha invece saltato questo impegno infrasettimanale di Ardooie la ventiduenne azzurra Alice Maria Arzuffi la quale, tra sabato e domenica, cercherà di consolidare e se possibile migliorare la sua sesta posizione nella classifica provvisoria del Superprestige e farà il suo debutto stagionale in Coppa del mondo non avendo partecipato alle due prime prove disputatesi negli Usa.

Per decisione degli organizzatori, avallata dalla commissione tecnica dell’Uci, gli ostacoli artificiali della gara di Boom saranno limitati a 25 centimetri di altezza per la gara Elite donne mentre tale limite è confermato a 40 centimetri per quella riservata agli Elite uomini.

Nell’intenzione degli organizzatori questa decisione potrebbe invogliare le atlete a saltare gli eventuali ostacoli artificiali restando in bici, cosa che adesso fanno raramente, quasi mai.

Si pensa che, questa novità tecnica, adottata in via sperimentale, potrebbe costituire un motivo di ulteriore interesse per le partecipanti e per gli spettatori.

(articolo tratto da Federciclismo.it, a firma Alfredo Vittorini)