Avancini-Novak troppo forti, Rabensteiner-Casagrande secondi alla Brasil Ride
ARRAIAL D’AJUDA (BRASILE) – Niente da fare per Fabian Rabensteiner e Michele Casagrande per la caccia al successo finale della Brasil Ride. Resta comunque in casa neroaranciofluo la soddisfazione di aver combattuto sino all’epilogo assicurandosi un eccellente secondo posto assoluto.
La tappa (con partenza e arrivo ad Arraial d’Ajuda, per 73 km e poco più di mille metri di dislivello) che ha concluso la gara sudamericana per coppie di biker concede comunque ai ragazzi del team Trek-Selle San Marco una nuova piazza d’onore, la quinta in sette tappe, oltre a una vittoria e al quarto posto ottenuto nel prologo.
Attorno al 40esimo km Rabensteiner è incappato in una caduta che ha di fatto spianato la strada ai vincitori, il brasiliano Henrique Avancini e il ceco Jiri Novak, rivelatisi anche quest’oggi comunque molto forti; l’altoatesino si è prontamente rimesso in sella ma non è più riuscito a rientrare sui battistrada, che chiudevano la prova con un margine di 4’49”.
“E’ stata dura per noi, sin dall’inizio – commenta Casagrande, staccato insieme a Rabensteiner di 5’12” nella classifica finale –. Volevamo attaccare i leader ma si sono rivelati troppo forti mentre noi eravamo un po’ stanchi. Abbiamo provato a tenere duro ma oggi c’era troppa differenza tra noi e loro. In alcune frazioni siamo stati un po’ sfortunati ma abbiamo sempre cercato di dare il meglio. Sono comunque molto soddisfatto di questa mia prima esperienza in un’importante gara a tappe, il secondo posto è un piazzamento prestigioso. Complimenti ai vincitori“.
Tappa brevissima invece per il duo composto da Samuele Porro e Andrea Righettini: il comasco è partito per onor di firma, ritirandosi dopo poche centinaia di metri per i postumi della caduta di ieri. “Prima di tutto voglio complimentarmi con Fabian e Michele per gli ottimi risultati conseguiti, sono stati grandi – ha detto Righettini –. Io sono partito per provare ad aiutarli ma dalla terza griglia non sono riuscito a reinserirmi nel gruppo principale. Sono partiti forte, mentre le mie gambe erano vuote. Mi dispiace per oggi ma più in generale è stata un’esperienza incredibile, dalla quale ho imparato moltissimo“.