Leonardo Fedrigo: “Dovevo tornare indietro per dimostrare il mio valore”
RALDON DI SAN GIOVANNI LUPATOTO (VR) – Dopo l’esperienza all’estero dello scorso anno tra i professionisti con il Team Wiggins, Leonardo Fedrigo ha deciso nel 2018 di tornare tra i dilettanti in Italia. “Ho visto come funziona il mondo del professionismo, ho potuto vivere delle esperienze importanti – racconta il veronese di Raldon di San Giovanni Lupatoto, classe 1996 –, ma ho capito che non ero ancora pronto per questo mondo e che c’era bisogno di tornare indietro per dimostrare quello che è il mio valore”.
Un’esperienza quella vissuta con la squadra di Sir Bradley Wiggins che ha dato comunque insegnamenti importanti: “Ho imparato una lingua nuova, a ragionare con persone che parlano una lingua diversa, ho imparato a girare il mondo e a fare la vita da corridore a 360 gradi. Devi saperti gestire al massimo su ogni cosa e controllare anche dei piccoli particolari che con i dilettanti non conosci”.
Dalla stagione 2018 Leonardo Fedrigo correrà con la Petroli Firenze – Maserati – Hopplà, voluto dal team manager Omar Piscina. “Con Omar c’era stato un contatto già prima di andare al Team Wiggins – racconta il veneto – e l’anno scorso, quando ho capito che non ero ancora pronto per il mondo del professionismo, ci siamo sentiti, mi ha spiegato il suo progetto di una squadra molto forte e mi ha convinto a tornare in Italia e a scegliere la sua formazione”.
Leonardo Fedrigo cosa si aspetta dal 2018? “Sinceramente come prima cosa mi aspetto di ritrovare me stesso. Quindi di essere protagonista in qualche corsa, di fare le cose bene e ottenere qualche risultato. Fatto questo il resto verrà da sé”.
La corsa dei sogni è il Campionato Italiano: “Vincere la maglia tricolore è sempre qualcosa di speciale e il percorso di quest’anno mi pare possa essere molto adatto alle mie caratteristiche”, confessa Fedrigo in relazione alla rassegna tricolore in programma quest’anno a Taino (Varese). Il veronese in carriera aveva già vinto un titolo italiano da allievo in pista, nella Corsa a punti.
Un 2018 che intanto partirà dall’Argentina e con l’emozione della maglia azzurra. “Da dilettante non ero mai riuscito a vestire la maglia della Nazionale e farlo per la prima volta tra i professionisti su un palcoscenico importante come la Vuelta a San Juan è qualcosa di speciale. Ci andrò con molto entusiasmo. Non sarà facile correre con i professionisti più esperti, ma siamo all’inizio dell’anno e con una buona preparazione si può fare una bella figura”.
(Servizio a cura di Giorgio Torre)