ROVATO (BS) – Un grave lutto ha colpito ieri il mondo del ciclismo bresciano e non solo: è tragicamente scomparso all’età di sessant’anni Pierino Farimbella, originario di Rovato e che da qualche anno si era trasferito a Corte Franca.

È stato organizzatore del Circuito degli Assi di Rovato e prezioso collaboratore di organizzazioni di eccellenza come quelle del Trofeo Balestra di San Pancrazio e della 3GIORNIOROBICA del caro amico Antoni Torri

Ma grande amico è stato soprattutto della famiglia Martinelli e ha sempre seguito da vicino la carriera, prima agonisti e poi dirigenziale, di Giuseppe, attuale direttore sportivo dell’Astana, e negli ultimi anni con la stessa passione aveva ammirato l’emergente carriera anche del figlio di Giuseppe, Davide Martinelli, professionista della Quick-Step Floors. 

E oggi proprio dal profilo Facebook di Davide, che ha postato un toccante messaggio con questa foto che vi proponiamo qui sotto (Farimbella è il quarto da sinistra), abbiamo appreso la terribile notizia che ci ha lasciato senza parole. 

Personalmente non ricordo la prima volta che ho conosciuto Pierino Farimbella, ma ricordo benissimo, e già con nostalgia, le tantissime volte che l’ho incontrato a bordo strada alle varie corse in giro per la Lombardia e l’Italia. Prima negli anni in cui Davide Martinelli cresceva nelle categorie Allievi, Juniores e poi tra i Dilettanti. Poi a tante altre corse che non perdeva mai occasione di seguire per passione. 

Certe simpatie nascono a pelle. Non c’è un motivo particolare. E con Pierino c’era una reciproca simpatia, la sentivo. In realtà ci conoscevamo molto poco. Quattro chiacchiere scambiate a bordo strada, alla partenza, durante una gara o prima di una premiazione. Qualche battuta simpatica. Nulla più. Ci ripenso veramente ora che lui non c’è più e avverto tutta la stima che nutriva nei miei confronti. La esprimeva in un modo tutto suo. Speciale. 

Mi stuzzicava. E immancabilmente, scherzando, quando mi incontrava, mi diceva frasi del tipo: “Ma ieri sono andato sul tuo sito a cercare quel risultato e non l’ho trovato”. “Ma domenica sei stato un po’ lento a inserire la classifica di quella gara degli Juniores. Devi essere un po’ più veloce che io sono lì che aspetto”. E lo diceva con il sorriso sulle labbra. Sapevo bene che non era la verità e non era quello che voleva dire per davvero. Ma ci scherzavamo.

In realtà voleva dirmi proprio il contrario. Era un suo modo tutto originale e simpatico per dire che apprezzava il lavoro che stavo facendo, che tutti noi di BICITV.it stavamo facendo. Era un nostro lettore speciale. Era soprattutto una bellissima persona: discreta, sincera, leale. 

 Ci mancherà tantissimo. Lo piangono l’amata Sonia e tutta la famiglia del ciclismo. 

(Servizio a cura di Giorgio Torre)