Philippe Gilbert pensa al bis al Giro delle Fiandre
ANVERSA (BELGIO) – È uno dei pochi ciclisti a poter vantare la vittoria in tre differenti Classiche Monumento, l’ultima della lista è stato proprio il Giro delle Fiandre di un anno fa, Philippe Gilbert è pronto a difendere domani il suo titolo. Ha dimostrato nelle ultime settimane di godere di un ottimo stato di forma raccogliendo un secondo posto alla E3 Harelbeke e lottando con il migliori alla Gand-Wevelgem e lavorando anche al servizio dei compagni.
Domani però sarà il suo giorno. Il “Fiandre” è uno dei suoi grandi obbiettivi della stagione. “Ho recuperato dopo Gent-Wevelgem, e, anche se le sensazioni non sono le stesse dell’anno scorso, la condizione è buona, sono fiducioso e pronto. Siamo una grande squadra e anche domani saremo pronti ad assumerci la responsabilità della corsa, cercando di spingere la gara nella direzione che vogliamo. Certo, sarà difficile controllare la gara in sette, soprattutto nella prima ora che è sempre molto stressante, ma siamo fiduciosi e alla fine della giornata la cosa più importante per la nostra squadra sarà la vittoria”.
Come se i 267 chilometri e le 18 salite della corsa non bastassero, le previsioni per domani parlano di temperature fredde, pioggia e vento forte, tutti fattori che incideranno sicuramente sulla corsa. Nonostante questo, il CEO di Quick-Step Floors, Patrick Lefevere, è ottimista: “Non credo di dover ripetere quanto siamo forti, abbiamo già dimostrato in questa stagione che squadra siamo. Abbiamo diversi corridori in grado di vincere questa gara e non abbiamo bisogno di guardare gli altri, perché sono loro che devono controllarci. L’anno scorso, quando abbiamo attaccato sul Muur, la gente ha detto che eravamo pazzi, ma abbiamo dimostrato che la nostra non era una mossa spericolata. Per domani abbiamo in mente diversi scenari e alla fine speriamo di poter festeggaire un’altra grade vittoria”.
La Quick-Step Floors per il Giro delle Fiandre 2018: Tim Declercq, Philippe Gilbert, Iljo Keisse, Yves Lampaert, Florian Sénéchal, Zdenek Stybar, Niki Terpstra.