GRAN SASSO D’ITALIA (TE) – La maglia rosa Simon Yates legittima il suo primato vincendo la nona tappa del Giro d’Italia con partenza di Pesco Sannita e arrivo a Campo Imperatore, sul Gran Sasso d’Italia, dopo 225 km. Il britannico della Mitchelton-Scott era nel gruppetto di cinque corridori che ha preso il comando nei chilometri finali e con un affondo deciso negli ultimi metri è riuscito ad avere la meglio dei suoi avversari.

Secondo il francese Thibaut Pinot (Groupama-FDJ). Il terzo posto del colombiano Esteban Chaves ha sancito ancora una volta il dominio della Mitchelton-Scott in testa alla classifica. Quarto Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida), il migliore degli italiani. L’olandese Tom Dumoulin (Sunweb) ha perso 12 secondi, giornata nera, invece, per Chris Froome (Team Sky) che perde 1’06” e Fabio Aru (UAE Team Emirates) 1’12”. Entrambi hanno perso le ruote dei migliori negli ultimi tre chilometri di salita, i più duri.

Altro grande protagonista della giornata è stato il bergamasco Fausto Masnada della Androni Sidermec che ha provato con bravura e coraggio a vincere la tappa. Ultimo superstite della fuga di giornata, nel finale se ne è andato tutto solo e dopo 222 km di fuga è stato ripreso dal gruppo dei migliori a poco meno di tre chilometri dall’arrivo. 

Masnada era andato all’attacco già nel primo chilometri di gara insieme a Mickael Cherel (AG2R La Mondiale), Davide Ballerini (Androni Sidermec), Manuele Boaro e Giovanni Visconti (Bahrain-Merida), Simone Andreetta (Bardiani CSF), Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), Tim Wellens (Lotto FixAll), Natneal Berhane (Dimension Data), Hugh Carthy (EF Education First-Drapac), Maxim Belkov (Katusha-Alpecin), Gianluca Brambilla e Laurent Didier (Trek-Segafredo) e Alex Turrin (Wilier Triestina).

Il vincitore di tappa e Maglia Rosa Simon Yates, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Ora mi rendo conto di quanto sia grande vincere la mia prima tappa in Maglia Rosa. La dedico ai miei compagni che hanno corso davanti tutto il giorno. È davvero bello. Sin da stamane abbiamo creduto nella possibilità di farlo”.

 

ORDINE D’ARRIVO:

1 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott 5:54:13
2 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ
3 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott
4 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:00:04
5 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team
6 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe 0:00:10
7 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 0:00:12
8 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
9 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team
10Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 0:00:2  4

CLASSIFICA GENERALE:

1 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott 37:37:15
2 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott 0:00:32
3 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:00:3 
4 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ 0:00:45
5 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:00:57
6 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team 0:01:20
7 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 0:01:33
8 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:02:05
9 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
10 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:02:25

MAGLIE:

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Simon Yates (Mitchelton – Scott)
  • Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo – Elia Viviani (Quick-Step Floors)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Simon Yates (Mitchelton – Scott)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Richard Carapaz (Movistar Team)

DOPODOMANI – TAPPA 10 | martedì 15 maggio | 239 km | Penne – Gualdo Tadino

È la tappa più lunga del Giro. Attraversa l’Appennino da sud verso nord con un percorso tortuoso costellato prevalentemente di brevi salite pedalabili e con tre classificate GPM di cui la prima (lunga quasi 20 km) scollina un versante inedito del Gran Sasso. Nella prima parte le strade sono di carreggiata ristretta e con manto usurato, nella seconda si percorrono strade di dimensioni e condizioni normali. Finale pianeggiante. Ultimi km: ultimi chilometri prevalentemente rettilinei su ampia strada fino a 1500m dall’arrivo dove la corsa compie alcune curve ad angolo retto per portarsi a 750 m dall’arrivo nel rettilineo finale (leggermente curvo fino ai 500m) in asfalto di larghezza 7.5 m.

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(Servizio a cura di Giorgio Torre)