Vi spieghiamo perchè è nata la Lega Ciclismo Dilettantistico
BERGAMO (BG) – Un incontro avvenuto la scorsa domenica sera in un albergo della provincia di Bergamo, con la presenza dei rappresentanti di quasi quaranta team dilettantistici italiani, ha sancito la nascita della Lega Ciclismo Dilettantistico. Un’associazione che avrà come presidente pro tempore l’avvocato Davide Goetz, mentre compongono il consiglio Francesco Ghiarè, Rossella Dileo, Alessandro Spiniella, Simone Bertoletti, vice presidente e tesoriere Elisa Rivetta (nella foto Davide Goetz con il presidente FCI Renato Di Rocco).
Si tratta di un’associazione creata allo scopo di completare il percorso formale necessario per il riconoscimento, da parte della Federazione Ciclistica Italiana, secondo quanto previsto dallo statuto federale. Dopo l’atto costitutivo, completeremo il percorso giuridico necessario per una piena rappresentatività del settore, a cominciare dall’anagrafica delle 90 società tesserate alla FCI, comprese quindi quelle che di fatto sono inattive.
“Ho trovato delle persone serie con tanta voglia di fare e di migliorare il mondo del ciclismo dilettantistico – ha spiegato l’avvocato Goetz –. Data la mia esperienza nei rapporti con le istituzioni, mi è stato chiesto di accompagnarli in questa fase fondativa, che nasce con l’intento di collaborare con la Federazione per lo sviluppo del settore. Il messaggio che è emerso chiaro dall’incontro avuto con i presidenti è che c’è la volontà da parte di tutte le società di istaurare un rapporto costruttivo e propositivo nei confronti della Federazione. L’atto costitutivo è un punto di partenza formale a cui hanno partecipato la quasi totalità delle squadre che svolgono attività. Andremo poi a coinvolgere anche le altre società che non erano presenti e successivamente lavoreremo anche per trovare una forma corretta di coinvolgimento di tutte le altre componenti professionali, anzitutto gli organizzatori delle corse Under 23 ed Elite, poi i direttori sportivi e gli atleti, in modo che tutti possano portare il proprio contributo”.
Un ente che potrebbe diventare utile e funzionale anche per la FCI. “La casa di tutti noi è la Federazione”, ha ribadito l’avvocato Goetz. “L’iniziativa di formare una Lega, rispecchia la volontà di condividere con tutte le società interessate idee e proposte, confrontarci e poi con unica voce bussare alla porta della Federciclismo per portare avanti in modo chiaro, pacato e serio le nostre proposte e in sintonia con essa aiutare e migliorare il nostro sport attraverso il confronto”.
I temi caldi che saranno affrontati quando la nuova Lega Ciclismo Dilettantistico diventerà operativa a tutti gli effetti sono molteplici, ma possiamo sintetizzare i quattro più importanti con questi punti:
- Il rapporto con il mondo dei professionisti, con particolare riferimento al mondo delle Continental;
- Gli organizzatori, pensando soprattutto alle difficoltà evidenti che rendono sempre più complicato il loro operato e pensando anche all’ulteriore difficoltà di reperire personale volontario;
- Il tema fiscale: l’atteggiamento intrapreso dall’Agenzia delle Entrate, con un’impostazione spesso inquisitoria e fuori luogo, che non tiene conto dello spirito in larga parte volontaristico con cui si opera in società che hanno finalità sportive e di promozione sociale, non di lucro;
- Il temi assicurativi e previdenziali: per tutelare e sostenere le varie componenti del mondo dilettantistico.
(Servizio a cura di Giorgio Torre)