Matteo Donegà argento nell’Omnium internazionale di Brno
BRNO (REP. CECA) – Le casacche bianco-nere del Cycling Team Friuli sono tornate a brillare in pista. Dopo la sfortuna che lo aveva bersagliato ai recenti Campionati Italiani su pista di Milano, Matteo Donegà è arrivato ad un solo punto dal successo nella prova internazionale Omnium andata in scena quest’oggi a Brno.
Il giovane e talentuoso atleta ferrarese diretto nell’occasione dal ds Fabio Baronti, dopo essere giunto undicesimo nello Scratch, aver ottenuto un buon terzo posto nella Tempo Race ed essersi aggiudicato l’eliminazione, ha lottato sino all’ultimo colpo di pedale con il belga Lindsay De Vylder, inchinandosi per un solo punto al rivale ma conquistando una medaglia d’argento di assoluto valore davanti al polacco Adrian Kaiser.
“Oggi era l’ultimo giorno utile per raccogliere punti utili per l’accesso alla Coppa del Mondo e per questo l’omnium di Brno è stato molto affollato con una quarantina di atleti al via ma i nostri ragazzi hanno gareggiato in maniera impeccabile. Oltre a Donegà, infatti, nel velodromo ceco hanno corso anche Jacopo Cavicchioli e Nicola Venchiarutti senza soffrire alcun timore reverenziale nei confronti di atleti ben più esperti e maturi” ha spiegato il ds Renzo Boscolo. “Matteo Donegà ha dimostrato quest’oggi tutto il proprio valore reagendo con carattere e personalità dopo il ritiro forzato al Giro del Friuli a causa di una leggera forma influenzale e la sfortuna che lo aveva condizionato ai Campionati Italiani su Pista”.
Proprio la rassegna tricolore andata in scena al Velodromo Vigorelli di Milano aveva regalato luci e ombre al Cycling Team Friuli: da applausi, infatti, l’argento conquistato nella madison da Donegà e Viganò così come il quarto posto ottenuto da Davide Ceci nel torneo della velocità.
Qualche rimpianto, invece, per Matteo Donegà nell’omnium che lo vedeva sul podio virtuale sino alla fase finale della corsa a punti prima che una caduta lo mettesse fuori dai giochi impedendogli di raccogliere i punti necessari a mantenere la propria posizione e costringendolo ad accontentarsi della medaglia di legno.