GIACARTA (INDONESIA) – L’unico italiano coinvolto nel disastro aereo avvenuto oggi in Indonesia e costato la vita a 189 persone è l’ex ciclista professionista Andrea Manfredi. Una notizia che dall’Oriente arriva come un fulmine a ciel sereno in Italia e sconvolge tutto il mondo del ciclismo. 

Andrea Manfredi, 26 anni viveva a Massa, e per tre anni ha corso anche tra i professionisti, il debutto con la maglia della Ceramica Flaminia nel 2013 e poi due stagioni con la Bardiani CSF, prima di abbandonare la carriera professionistica, mai però la passione per la bicicletta, e creare l’azienda Sportek, che si occupa di misuratori di potenza. 

Nella notte italiana si era imbarcato sull’aereo della compagnia Lion Air precipitato in mare pochi minuti dopo la partenza da Giacarta. Il jet, un Boeing 737 Max 8, è caduto 13 minuti dopo il decollo avvenuto dall’aeroporto della capitale Giacarta. Era diretto a Pangkal Pinang, sull’isola di Bangka, che si trova al largo di Sumatra. Il Boeing 737-800 era decollato alle 6:20 circa ora locale (00:20 in Italia).

A bordo del volo c’erano 189 persone (tra passeggeri ed equipaggio). L’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri segue la vicenda in raccordo con l’ambasciata d’Italia a Giacarta ed è in contatto con i familiari della vittima. L’italiano e un pilota indiano erano gli unici due non indonesiani presenti sul volo.

Secondo i soccorritori non ci sono sopravvissuti.  I funzionari indonesiani della squadra dei soccorsi hanno reso noto che alcuni resti umani delle vittime sono stati recuperati. Restano ancora ignote le cause dell’incidente, ma la compagnia aerea privata ha riferito che il velivolo domenica aveva avuto un problema tecnico e dopo il decollo il pilota aveva chiesto e ottenuto il permesso a rientrare a causa di un guasto, ma in pochi istanti si è perso il contatto radar.

Il Boeing 737 Max 8 precipitato era entrato in servizio il 15 agosto e aveva appena 800 ore di volo. Il Max 8 è un modello si aereo molto recente del colosso Usa, usato per il corto raggio e impiegato solo dal 2016. La Lion Air ha assicurato che il velivolo aveva superato tutti i controlli e ha riferito che il pilota e il co-pilota avevano alle spalle 11mila ore di volo.

È stato il sito web indonesiano Kamparan a pubblicare la lista con i nomi dei passeggeri e, fra di loro, c’è il nominativo di Andrea Manfredi. A riferire della presenza di un italiano tra i passeggeri era stato per primo il presidente di Lion Air Edward Sirait. Anche fonti della Farnesina hanno confermano la sua presenza nelle liste d’imbarco del volo. 

I profili Instagram e Facebook, sul quale gli amici stanno scrivendo messaggi di cordoglio, rivela che il giovane toscano si trovava nelle ultime ore proprio a Giacarta.

Andrea Manfredi era partito il 17 ottobre dall’aeroporto Galileo Galilei di Pisa per una “nuova avventura ciclistica”, come aveva scritto agli amici e sarebbe dovuto rientrare in Italia tra un paio di giorni. La prima tappa era stata Hong Kong, poi il trasferimento a Giacarta. Anche qui non aveva dimenticato la sua bicicletta utile per esplorare nuovi luoghi: “…Posso cambiare la mia vita, ma non la mia passione”, scriveva postando una foto con la bici nella giornata di sabato. 

Cresciuto ciclisticamente tra le fila del Gs Edilizia Dell’Amico e poi con la Cicli Parra di Vecchiano tra gli Esordienti, col Gs Vecchiano Berti Arredamenti tra gli Allievi, nei due anni da Juniores aveva vestito la maglia del Cycling Team Ambra Cavallini Vangi, oltre a quella della Nazionale italiana anche per il Mondiale di Offida, mentre tra i dilettanti aveva corso con la Hopplà. Nel 2012 aveva affrontato anche un stage di pochi giorni con il Team Sky.