Elena Cecchini: “Stipendi minimi e maggiore sicurezza aiuteranno a professionalizzare il ciclismo femminile”
SANTA MARIA DI ZEVIO (VR) – La festa del Fans Club Elia Viviani che si è radunato lo scorso sabato sera al ristorante Sacchetto di Santa Maria di Zevio, diventa sempre occasione per celebrare anche la stagione della sua compagna Elena Cecchini (foto Photobicicailotto).
L’atleta friulana fa il bilancio della sua stagione 2018: “Sono molto soddisfatta, soprattutto per come è finita l’annata. Le cose potevano sicuramente anche andare meglio, ma il livello è sempre più alto, le avversarie sempre più forti e quindi sono felice di quello che sono riuscita a fare”.
Il momento più bello è sicuramente la vittoria del Mondiale della cronosquadre a Innsbruck con la Canyon-SRAM. “Per me è stata un’emozione fortissima – confessa Elena Cecchini –. Forse tanti non danno l’importanza che merita a questo titolo, ma dietro posso dire che c’è davvero tanto lavoro, tanta cura del dettaglio e sono contenta di aver contribuito a portare la mia squadra sul gradino più alto del podio mondiale tre anni dopo l’ultima volta”.
È un momento di forti cambiamenti ed evoluzione per il ciclismo femminile. Come vedi la nuova riforma che si prospetta? “Sicuramente sta cambiando in positivo – ammette Elena Cecchini –. Innanzitutto, abbiamo bisogno di godere di pari visibilità degli uomini e poi, se non ancora degli stessi stipendi, questo credo sarà un processo più lungo, almeno ci vuole una parificazione delle tabelle premi. Il fatto che il WorldTour garantirà degli stipendi minimi e sempre una maggiore sicurezza del rapporto di lavoro ci aiuterà ad essere sempre più considerate delle vere professioniste”.
Quali sono gli obbiettivi di Elena Cecchini per il prossimo anno? “Gli stessi delle ultime stagione: provare a fare bene nelle classiche e poi penserò anche al Mondiale. È un percorso adatto alle mie caratteristiche, ma non ci voglio pensare troppo perché da qui a settembre possono succedere tante cose ed è meglio pensarci al momento giusto”.
Infine, doveroso un pensiero sulla straordinaria stagione sul suo compagno Elia Viviani che quest’anno è stato il ciclista più vincente del mondo. “Sono felicissima per lui. Sono risultati che lo ripagano dei tanti sacrifici e del grande impegno che sempre ci mette. Se lo merita e gli auguro ancora tante di queste annate”.
(Servizio a cura di Giorgio Torre)