Il mondo del ciclismo ha dato l’ultimo saluto a Giancarlo Otelli
SAREZZO (BS) – Un bagno di folla, di tutte le età, per ricordare una persona generosa, competente e che ha dato tanto al mondo del ciclismo e non solo. Ieri pomeriggio il paese bresciano di Sarezzo si è fermato per l’ultimo saluto a Giancarlo Otelli, patron dell’Aspiratori Otelli scomparso improvvisamente nei giorni scorsi all’età di 66 anni (foto Rodella).
Vasto il cordoglio suscitato nella comunità della Valtrompia e nel mondo delle due ruote, dove Giancarlo era conosciuto e stimato per aver coltivato negli anni una realtà di primissimo piano nel movimento italiano, rampa di lancio per tantissimi ragazzi poi approdati al professionismo.
Prima della mesta cerimonia, incessante il via vai per la visita ai familiari nella sua abitazione di Valle di Sarezzo, da dove poi è arrivato il feretro, accolto davanti alla chiesa dai tecnici e dai ragazzi dell’Aspiratori Otelli in divisa ciclistica a scortare il loro presidente. Tra loro, anche Michele Gazzoli, che sulle spalle teneva quella casacca che è stata sua per dodici anni, da G1 a Juniores, prima del grande salto compiuto nello scorso anno. Ma Otelli era conosciuto e stimato da tutti per quanto ha saputo fare nel corso degli anni e non a caso era benvoluto in tutt’Italia. A salutarlo per l’ultima volta erano presenti anche i “pro” Jakub Mareczko e Roberto Ferrari, cresciuti in passato nell’Otelli, oltre al ct azzurro Juniores Rino De Candido e il vicepresidente federale vicario Daniela Isetti.
Dal Piacentino, inoltre, sono arrivati i giovani ciclisti, accompagnati dai tecnici e dalla dirigenza guidata dal presidente Mauro Veneziani, del Cadeo Carpaneto, realtà che per il quinto anno collabora con l’Aspiratori Otelli nel panorama giovanile maschile. Presente, inoltre, anche il presidente provinciale piacentino Fci Giovanni Cerioni.
Un applauso di cuore ha accolto l’ingresso in chiesa del feretro, su cui è stata appoggiata anche una maglia della squadra, con i ragazzi che hanno “scortato” il loro patron durante la cerimonia, celebrata da don Camillo Pedretti, parroco di Sarezzo.
“La più bella predica – le sue parole dopo la lettura di un brano tratto dal Vangelo secondo Luca – è la vostra presenza; non risponde ai perché, ma dice che Giancarlo era benvoluto da tanta gente, che al giorno d’oggi è già molto. Chi ha fatto del bene, un posto in Paradiso ce l’ha. Mi parlava sempre dei suoi ragazzi, erano la sua passione, corrisposta da tutti voi, giovani e più grandi, che vedo qui in divisa. Il bene genera sempre il bene e ho sentito più volte considerare Giancarlo il “mio papà”: era un uomo generoso e per questo benvoluto. Lo ricordiamo come colui che ha riempito di gioia tante generazioni. Lassù incontrerà Marco Pantani e si racconteranno le proprie avventure. A voi ragazzi vi starà dicendo di continuare e di non arrendersi mai”.
“Grazie Giancarlo – le parole di un dirigente dell’Aspiratori Otelli – hai insegnato il rispetto, l’impegno, l’educazione, la fiducia. Sei stato un grande maestro e tutor per tutto il gruppo”. Toccanti anche le parole di Davide Bardelloni, giovane direttore sportivo della formazione Juniores targata Aspiratori Otelli Vtfm Carin Nacanco Baiocchi Cadeo Carpaneto. “Grazie perché sei sempre stato generoso, umile, sensibile e hai fatto crescere tanti giovani con la bicicletta. La tua energia e il tuo entusiasmo rimarranno sempre accanto a noi; sapevi motivarci, avevi sempre un pensiero per ognuno di noi e telefonavi al momento giusto, come se sapessi alla perfezione come ci sentivamo. Tutti noi siamo cresciuti grazie a te. Sei stato e sarai sempre un punto di riferimento. Ti vogliamo bene e da lassù continuerai a pedalare accanto a noi”.
Infine, il corteo funebre, scortato da quattro ragazzi in bicicletta, si è diretto verso il cimitero di Sarezzo dove la salma è stata tumulata. Domenica 13 gennaio verrà celebrata una messa in suffragio nella chiesa di Valle.