Cento anni di ciclismo a Busto Arsizio: grande festa per l’Uc Bustese Olonia
BUSTO ARSIZIO (VA) – Cento anni di ciclismo, cento anni di storia, cento anni di amore, cuore e passione. Sabato 19 gennaio il “Museo del Tessile” di Busto Arsizio, all’interno del quale è presente anche un bellissimo “Museo del Ciclismo”, ha ospitato la serata che ha aperto le celebrazioni per il Centenario del Ciclismo Bustocco (1919-2019).
Una storia straordinaria e gloriosa iniziata appena dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1919, con la fondazione del Velo Club Bustese. Attraverso lo sport e in particolare il ciclismo, un segnale di rinascita per la vita sociale di Busto Arsizio in un periodo in cui si registrava anche la nascita della Pro Patria, storica squadra di calcio della città.
La storia del ciclismo bustocco può anche vantare tra le proprie fila un nome altisonante che ha scritto pagine importanti di storia del ciclismo mondiale e di conseguenza impreziosisce la storia della società. Dal 1950 al 1960, per un decennio, infatti, il Campionissimo Fausto Coppi è stato tesserato per il Velo Club Bustese. Gareggiando per la forte equipe Bianchi in questi anni ha portato anche alla bacheca bustese il Campionato del Mondo su strada del 1953, cinque Campionati Italiani (1942, 1947, 1949, 1955), 22 tappe e due classifiche finali al Giro d’Italia (1940, 1947, 1949, 1952, 1953), 9 tappe 2 edizioni del Tour de France (1949, 1952), cinque Giri di Lombardia (1946, 1947, 1948, 1949, 1954), tre Milano-Sanremo (1946, 1948, 1949), una Parigi-Roubaix (1950) e tante altre classiche.
Nel 1965 dalla fusione sociale tra Velo Club Bustese, Cas di Sacconago e il Velo Club Tre Ponti (altra gloriosa società della zona) nasce l’Unione Ciclistica Bustese che prosegue la gloriosa tradizione del ciclismo bustocco con importanti vittorie e grandi nomi lanciati al ciclismo professionistico.
Un video di 20 minuti ha riassunto 100 anni di storia e di emozioni. Storia che vive ogni giorno nel “Museo Storico del Ciclismo” di Busto Arsizio (via Galvani, 2), con cimeli e testimonianze della storia del ciclismo bustocco e non solo e biciclette d’epoca voluto da Luigi Celora e tanti amici.
Dal 2012 il presidente dell’Uc Bustese è Alessandro Cardi che, con i suoi collaboratori, ha dato nuova linfa alla società sulla strada verso il nuovo secolo di storia. “Vedo con moltissimo piacere tanti atleti che sono passati da questa società – ha esordito con il suo intervento il presidente –, tanti amici e appassionati che ci danno la spinta per andare avanti. Sono felice di festeggiare insieme a tutti voi questo ambizioso traguardo. Sono felice soprattutto di vedere qui i nostri ragazzi di oggi. Credo che abbiamo allestito delle buone squadre e continueremo a toglierci delle belle soddisfazioni”.
Il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli ha portato il suo saluto: “Devo ringraziare tutte le componenti della società e continuano a scrivere la storia di questa società”. L’assessore allo sport Gigi Farioli, facendo leva sui valori originari della fondazione, ha elogiato il lavoro della società e auspicato un altrettanto glorioso futuro. “Se oggi, a 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale e della nascita della Bustese siamo ancora qui con una società viva – ha detto –, è merito di tutte quelle persone che in questi 100 anni hanno reso possibile la realizzazione di questa storia. Tutti i dirigenti, tutti i tecnici, tutti gli atleti e i loro genitori sono i grandi protagonisti di questa storia”.
Tra le autorità presenti alla serata il presidente del Comitato Regionale Lombardo FCI Cordiano Dagnoni, il responsabile della Struttura Tecnica Regionale Stefano Pedrinazzi ed il presidente del Comitato Provinciale di Varese della FCI Massimo Rossetti. I dirigenti federali hanno confermato che il prossimo 26 maggio la Piccola San Geo per Juniores, tradizionale appuntamento organizzato dall’Uc Bustese, sarà valido quale Campionato Lombardo di categoria.
Tantissimi gli ex atleti e attuali che proprio a Busto hanno mosso i loro primi passi ciclistici. L’attuale direttore sportivo della Cofidis Roberto Damiani, quello dell’Astana Stefano Zanini, Dario Andriotto, che anche da tecnico ha scritto pagine importanti della storia recente della Bustese, Danilo Napolitano che dal 2019 sarà uno dei tecnici della squadra Juniores, poi Daniele Callegarin, Eddy Ravasi, Matteo Sobrero, Antonio Puppio e tanti altri.
L’ospite d’onore della serata è stato il due volte vincitore del Giro d’Italia Ivan Basso, nell’occasione nella veste anche di papà, dato che il figlio maggiore Santiago correrà tra gli Esordienti quest’anno proprio con la maglia dell’Uc Bustese. A proposito della storia di questa società l’ex professionista varesino ha detto: “Per me la Bustese era una squadra avversaria, perchè da giovane ho sempre corso con altre società, ma è molto bello rivivere la storia di questo glorioso sodalizio che ha fatto tanto per il ciclismo varesino e non solo. Questa è una società fatta di bravi dirigenti e persone serie che sono la garanzia migliore per crescere innanzitutto degli uomini e poi magari dei futuri campioni. Lo dico anche perché l’ho visto con i ragazzi che negli ultimi mesi da questa squadra sono venuto a correre alla Fondazione Contador”.
L’Unione Ciclistica Bustese Olonia è l’unica società della provincia di Varese ad avere tutte e tre le categorie giovanili, infatti, nel 2019, allestirà ancora squadre per le categorie Esordienti, Allievi e Juniores. Durante la serata sono stati presentati tutti i ragazzi e lo staff tecnico e anche una speciale maglia realizzata per celebrare il Centenario: un completo vintage che ripercorre la storia e la livrea originale del Velo Club Bustese che sarà diffuso in 100 esemplari numerati.
(Servizio a cura di Giorgio Torre)