Edoardo, il giovane Cipollini che cresce sulle orme di papà Cesare e dello zio Mario
MONTECARLO (LU) – È quasi inevitabile suscitare spirito di emulazione da parte dei propri discendenti. Soprattutto se ti chiami Vivaldo, Cesare o Mario Cipollini. Una famiglia che ha vissuto e vive per il ciclismo. Da un fuoriclasse delle categorie dilettantistiche come Cesare che poi ha trascorso una lunga carriera professionistica anche se da comprimario, al numero uno dei velocisti di ogni epoca come Mario Cipollini, ma il numero uno a livello mondiale.
Quindi Edoardo Cipollini non poteva che amare la bicicletta, come suo nonno Vivaldo, suo padre Cesare e zio Mario che è addirittura arrivato ad essere campione del mondo. Il ragazzo sembra essere un vero talento ed a 14 anni appena compiuti può continuare a sviluppare caratteristiche positive e favorire l’adolescenza senza incorrere, come succede spesso a quell’età, in un clima di forte tensione. Per ora Edoardo è un ragazzo profondo, riflessivo, un atleta che ama il ciclismo fino all’inverosimile, proprio come suo padre Cesare e suo zio Mario. Corre per il Montecarlo ciclismo, storica società della piana lucchese, è Esordiente di secondo anno, un passaggio avvenuto a suon di successi, quasi tutti allo sprint come faceva suo zio Mario.
A volte la sua superiorità in volata ha avuto proporzioni devastanti ed a volte la troppa frenesia gli ha impedito di vincere altre corse come il 31 marzo a Monte S.Quirico in occasione del 1° Trofeo Angelo Impianti Group, quando imboccando il rettilineo conclusivo iniziò lo sprint troppo presto facendosi superare nel finale da Myles Corey Porcelli della squadra piemontese Pedale Ossolano, suo acerrimo rivale anche nella passata stagione.
La prossima età adolescenziale Cipollini Junior dovrebbe affrontarla come fase di crescita in tutta serenità e se ha dei desideri, ha bisogno di essere aiutato a sostenerli per realizzare i suoi sogni. Un fisico asciutto, alto, che assomiglia a quello dello zio quando aveva la sua età ed anche queste sono caratteristiche che lasciano ben sperare tutti gli amanti del ciclismo a Lucca. Salendo di categoria vedremo se ci sarà il tanto atteso nuovo Cipollini a far sognare nuovi tifosi di un ciclismo che sta attraversando una crisi generazionale di nuove reclute con un forte calo di tesserati.
Su Edoardo sembra abbia una visione e progettualità il Patron di Amore & Vita Prodir Ivano Fanini che dice: “Quando Edoardo sarà Juniores farò nascere una squadra improntata su di lui ed avrò l’approvazione di suo padre Cesare che è stato mio corridore per 3 anni ed anche Direttore Sportivo per un certo periodo delle mie squadre di Dilettanti, allenando anche mio figlio Cristian”.
Intanto il quattordicenne grigiorosso ha iniziato al meglio la stagione vincendo già tre corse. Il primo sprint vincente l’ha messo a segno il 7 aprile a Calcara in provincia di Bologna aggiudicandosi il 74° G.P.Caduti Liberazione Bologna Cycling Cup. Il 25 aprile a Donoratico ha vinto la Coppa Liberazione, 6° Trofeo Carlo Guarguaglini, gara unica di 28 km. Infine mercoledì 1° maggio si è imposto a Luco Mugello in provincia di Firenze nella 36/a Coppa Lavoratori di 39 chilometri.
Papà Cesare, che di recente ha vinto la sfida più importante, quella con la vita, essendo stato sottoposto al trapianto del cuore, intervento ben riuscito al Policlinico Sant’Orsola di Bologna, scommette sulle qualità di Edoardo dicendo: “È più forte assai di me. Ha delle qualità superiori a quando correvo io. Ha tutto per diventare un grande corridore”.
(Servizio a cura di Valter Nieri)