Giro d’Italia: Pascal Ackermann beffa Gaviria sotto la pioggia di Terracina
TERRACINA (LT) – Sotto la pioggia di Terracina, il tedesco Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe) beffa in volata il colombiano Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) e vince la quinta tappa del Giro d’Italia, Frascati-Terracina di soli 140 km. Seconda vittoria in questa edizione della Corsa Rosa per il campione tedesco, dopo quella ottenuta domenica a Fucecchio, che rafforza ulteriormente il suo primato nella classifica a punti della maglia ciclamino. Terzo posto per Arnaud Demare (Groupama-FDJ). Il campione italiano Elia Viviani (Deceuninck-QuickStep), che ben si era mosso nel finale con il supporto dei suoi compagni di squadra, negli ultimi 200 metri non ha le gambe per reagire alla sparata di Gaviria e alla prepotente rimonta di Ackermann.
La maglia rosa resta sulle spalle dello sloveno Primoz Roglic (Jumbo Visma) che mantiene 35 secondi di vantaggio su Simon Yates (Mitchelton-Scott) e 39 secondi su Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida).
Giornata caratterizzata da una pioggia continua e battente dall’inizio alla fine e che comincia con la visita in partenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e la notizia del ritiro, dopo due chilometri, dell’olandese Tom Dumoulin per i postumi della caduta del giorno precedente.
La fuga di giornata nasce subito dopo pochi chilometri dalla partenza e vede tra i suoi protagonisti Enrico Barbin e Umberto Orsini della Bardiani Csf, Miguel Florez della Androni Sidermec, Ivan Santaromita della Nippo Fantini, Louis Vervaeke del Team Sunweb e la maglia azzurra Giulio Ciccone della Trek Segafredo, che però si rialza poco dopo. Restano quindi in cinque a condurre la corsa.
Il gruppo tiene sempre la situazione sotto controllo ed il vantaggio dei fuggitivi si attesta attorno ai due minuti. Poi le squadre dei velocisti entrano in azione e vanno ad annullare la fuga. L’ultimo a desistere è stato Vervaeke pure lui raggiunto a 23 chilometri dalla conclusione. Il percorso prevede un giro di un circuito cittadino di 9 km nel finale e su richiesta dei corridori, il collegio di giuria e la direzione di corsa decidono di neutralizzare i tempi al primo passaggio sotto il traguardo, considerate le avverse condizioni meteo.
Grande lotta nel finale tra le squadre dei velocisti, con Gaviria che anticipa troppo il suo scatto, Viviani che resta sulle gambe, forse infreddolito, ed Ackermann che ancora una volta sprigiona tutta la sua potenza.
Il vincitore di tappa Pascal Ackermann, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Oggi ho dovuto fare un doppio sprint. Ai 250 metri dal traguardo ho dovuto frenare ma per fortuna Gaviria, che partiva in quel momento, ha finito per tirarmi la volata. Sentivo di avere tanta potenza nelle gambe. È stata una tappa difficile, tutto il giorno sotto la pioggia. Sono contento di vestire la Maglia Ciclamino e spero di continuare a vincere in questi colori“.
La Maglia Rosa Primoz Roglic ha dichiarato: “Prendere i tempi al primo passaggio sul traguardo è stata una decisione giusta. Cerchiamo sempre di tenerci al sicuro, abbiamo visto ieri quali possono essere le conseguenze di una caduta. L’abbandono di Tom Dumoulin non cambia molto per me. L’unica cosa importante è che il nostro team rimanga concentrato e fare il nostro lavoro nel miglior modo possibile. Domani potrei perdere la Maglia Rosa, sembra una tappa adatta alle fughe”.
(Servizio a cura di Giorgio Torre)
MAGLIE
- Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma)
- Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo – Pascal Ackermann (Bora – Hansgrohe)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Giulio Ciccone (Trek – Segafredo)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team)
LA TAPPA DI DOMANI
Tappa 6 – Cassino-San Giovanni Rotondo 238 km – dislivello 2.800 m
Tappa molto lunga che per i primi 190 km si svolge lungo strade a scorrimento veloce ampie e rettilinee con alcune gallerie, ma senza particolari asperità. Finale molto diverso su strade più strette e a volte usurate, dove a 30 km dall’arrivo si affronta la salita di Coppa Casarinelle che sale a tornanti con pendenze del 6-5% sul Gargano e porta a 15 km dall’arrivo.
Ultimi km
Finale ondulato e planimetricamente mosso. Si sale fino ai -6 km dall’arrivo. Si scende quindi fino ai -3 per risalire attraverso la città e affrontare l’ultima breve discesa dai -2 all’ultimo chilometro. Rettilineo finale di 1.200 m in salita 2-3% su asfalto (larghezza 7,5 m).
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Classifica generale
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