Giulio Ciccone, il sogno e il risveglio in maglia gialla al Tour: “Provate sensazioni pazzesche!”
PLANCHE DES BELLES FILLES (FRANCIA) – La giornata dell’11 luglio 2019 resterà a lungo nella memoria di Giulio Ciccone e di tanti appassionati di ciclismo. Il corridore abruzzese della Trek-Segafredo ha indossato, a sorpresa, la maglia gialla al termine della sesta tappa, la prima di montagna, con arrivo a La Planche des Belles Filles. Un sogno!
E il risveglio questa mattina è stato dolce, immaginiamo. La maglia gialla e quel leoncino simbolo del primato che sono rimasti vicino al suo letto, dove a pensato e ripensato alla giornata magnifica che ha vissuto ieri.
Quelle due tappe vinte al Giro e la maglia azzurra di miglior scalatore della Corsa Rosa avevano fatto conoscere ancora di più Ciccone al grande pubblico. Sembrava già qualcosa di grande a 24 anni. Ma ieri è arrivato qualcosa di ancora più grande. In pochi istanti lo stato d’animo del corridore chetino è passato dalla delusione per la mancata vittoria di tappa, solo agli ultimi durissimi 100 metri ha ceduto il passo al compagno di fuga Dylan Teuns (Bahrain Merida), alla grande gioia per la maglia gialla conquistata per soli sei secondi. Il premio meritato a un corridore coraggioso che ha passato tutto il giorno in fuga e che non perde mai occasione per mettersi in mostra.
La maglia gialla, qualcosa di davvero inimmaginabile. “Nella mia testa pensavo sempre alla vittoria di tappa – ammette Ciccone –, non avrei mai pensato di prendere la maglia gialla, ma ora che l’ho sulle spalle sono molto felice di questo”.
“Con questa tappa era iniziata la mia operazione, come al Giro, per prendere punti per la maglia di miglior scalatore, ma sono bene che qui non sarà semplice perchè ci sono tanti corridori che come me proveranno a vincere questa speciale classifica. Questa è stata la prima tappa difficile e molte altre ci aspetteranno nei prossimi giorni, io sicuramente ci metterò del mio meglio e ci proverò a centrare questo obbiettivo”.
“Vestire la maglia gialla è stato davvero qualcosa di incredibile, ho provato delle sensazioni pazzesche. Ho solo 24 anni e sono qui al Tour soprattutto per fare esperienza e mi ritrovo in maglia gialla. Onestamente, sull’ultima salita pensavo solamente alla vittoria di tappa, soprattutto quando ho sentito che il gruppo dei migliori dietro stava recuperando parecchio. Gli ultimi 100 metri sono stati stati super difficili e nell’immediato sono rimasto molto deluso per il secondo posto. Accarezzavo il sogno di una vittoria al Tour e l’ho visto svanire a poche decine di metri dal traguardo. Ma poi ho saputo della maglia gialla ed è stata una gioia indescrivibile”, ha ammesso Ciccone.
Oggi ripartirà per la settima tappa in testa al gruppo, con la maglia gialla sulle spalle. “La tappa è piatta e possiamo provare a mantenere la maglia, ma poi saremo tutti al servizio di Richie (Porte) che è super forte e in questo Tour lavoreremo per lui”.
(Servizio a cura di Giorgio Torre)