Letizia Paternoster fa il bilancio del suo 2019: “Con la Trek sono cresciuta tanto, ora testa sulla pista”
BERGAMO (BG) – La trentina Letizia Paternoster, 20 anni, è uno dei talenti più luminosi e uno dei volti del ciclismo femminile italiano più conosciuti di un movimento che continua a crescere e a mietere risultati importanti sulla scena internazionale (nella foto Velofocus, la vittoria in Australia).
Da ieri è tornata in pista, con la Nazionale italiana, impegnata col quartetto azzurro che oggi si giocherà ad agli Europei su pista di Apeldoorn la finale per la medaglia di bronzo. Noi l’avevamo incontrata qualche giorno fa a Bergamo, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede di Trek in Italia, e abbiamo scambiato con lei alcune impressioni al termine di una stagione su strada molto importante per la sua carriera.
Dopo il debutto tra le Elite lo scorso anno con l’Astana Women’s Team, nel 2019 il passaggio alla Trek-Segafredo Women’s Team – squadra WorldTour di primissimo livello – che ha permesso di fare un ulteriore step alla sua promettente carriera.
“Il bilancio è sicuramente positivo – ammette Letizia –, sono contenta di tutte le cose che ho imparato in questa annata in cui ho potuto pedalare al fianco di grandi atlete e questo mi fa ben sperare per il futuro”.
Due le vittorie su strada ottenute in questo 2019 da Letizia Paternoster: una subito in apertura, a gennaio, in Australia, nella prima tappa del Santos Women’s Tour, l’altra il 9 agosto, quando si è laureata campionessa europea della categoria Donne Under 23 ad Alkmaar, in Olanda.
Ma per Letizia è un altro il momento chiave della sua annata: “Il 3 settembre al prologo del Boels Ladies Tour, in Olanda, mi sono classificata al quarto posto circondata da grandissime campionesse. Mi sono lasciata alle spalle Brennauer e Van der Breggen e sono arrivati a pochi secondi da Brand, Klein e da Annemiek Van Vleuten che ha vinto la prova. Lì è scattato qualcosa nella mia testa. Mi sono detta allora sono cresciuta molto e qualcosa posso esprimere anche io a questi livelli”.
Non sono mancati, comunque i momenti difficili: “Il momento più duro è arrivato nel mese di maggio, quando sono dovuta stare ferma 25 giorni per un problema fisico in un periodo non proprio ottimale, appena prima di grandi appuntamenti e per questo mi era un po’ sceso il morale”, ricorda la Paternoster.
Ora, terminata la stagione su strada, Letizia Paternoster e le altre azzurre si concentrano sugli impegni in pista (quest’anno ha già vinto tre titoli europei tra le Under 23) con il mirino già puntato verso le Olimpiadi di Tokyo 2020. “Il primo impegno è rappresentato dai Campionati Europei e poi avremo la prima prova di Coppa del Mondo. Io mi sono preparata al meglio e speriamo in bene per me e per tutta la Nazionale. Vogliamo continuare a migliorarci e farci trovare pronte nei grandi appuntamenti”, ha concluso Letizia Paternoster.
(Servizio a cura di Giorgio Torre)