PIACENZA (PC) – Nuovo innesto in chiave-2020 per il VO2 Team Pink, sodalizio giovanile piacentino “cento per cento rosa” che per la prossima stagione dà il benvenuto a Cristina Tonetti. Nata il 6 luglio 2002 a Carate Brianza, Cristina è originaria di Besana Brianza (Monza e Brianza) e frequenta la quarta classe del liceo scientifico. In sella, nella prossima annata ciclistica andrà a far par parte della rosa della formazione Donne Juniores, diventando così una “panterina” e affrontando il secondo anno nella categoria con la nuova maglia (foto Fabiano Ghilardi).

L’amore per il ciclismo è sbocciato da G6 con il Costamasnaga, sodalizio lombardo dove la Tonetti ha affrontando anche il primo anno da Donna Esordiente prima di approdare al Scv Bike Cadorago, dove ha militato per quattro stagioni, completando il biennio da Esordiente, crescendo in quello da Allieva e “assaggiando” anche la categoria Donne Juniores nel suo primo anno.

Ora, invece, il passaggio al VO2 Team Pink dove nel 2020 completerà la propria esperienza nella più alta categoria giovanile dal punto di vista anagrafico. “Ho realizzato – spiega Cristina – un mio desiderio: quello di lavorare con il direttore sportivo Stefano Peiretti e di correre in squadra con la mia grande amica Eleonora Camilla Gasparrini, con cui ho condiviso tanti momenti nelle corse. Il 2019 non è andato male: ho vinto le cronoscalate a San Luca e a Ornavasso oltre alla cronometro di Racconigi. Come caratteristiche, penso di essere una passista scalatrice: mi piacciono le salite e le lotte contro il tempo”.

Nel 2018, inoltre, Cristina Tonetti si è laureata campionessa regionale lombarda su  strada e a cronometro. I suoi modelli sono “Roglic ed Elisa Longo Borghini”, mentre tra gli hobby c’è il “leggere; tra gli altri sport, non mi dispiace seguire il calcio, disciplina che ho praticato da bambina prima di avvicinarmi al ciclismo”.

“Ci tengo – conclude – a ringraziare il Cadorago per avermi dato un’importante opportunità di crescita in questi quattro anni insieme. Grazie soprattutto a Pino e Carlo Sala, mi han fatto sentire in una famiglia”.