LOSANNA (SVIZZERA) – La Russia è stata esclusa da Olimpiadi e Mondiali per i prossimi quattro anni. Lo ha comunicato questa mattina il Comitato Esecutivo della Wada (Agenzia Mondiale di Lotta al Doping), con decisione unanime.

L’accusa è gravissima: recidiva per quanto riguarda imbrogli e falsificazione dei risultati dei controlli antidoping. La Wada ha scoperto, tra l’altro, che dal database del laboratorio di Mosca sono stati eliminati elementi chiave per collegare le manipolazioni tra loro e che lo stesso database del 2019 è sostanzialmente uguale a quello fornito nel 2015, con diversi file che potrebbero contenere analisi sospette cancellati o alterati.

Russia esclusa quindi per tutti gli sport dalle prossime Olimpiadi estive di Tokyo 2020 e dai Giochi Invernali di Pechino 2022. Mosca subisce la sanzione più pesante della storia delle Olimpiadi. La squalifica è estesa anche ai Campionati del Mondo che si svolgeranno dal 2020 al 2023 e, ovviamente, varrà anche per le discipline del ciclismo.

Gli atleti russi che possono dimostrare di non essere stati coinvolti nello scandalo doping che ha portato alla squalifica potranno gareggiare, ma sotto bandiera neutrale, senza i colori della propria nazione.

Ovviamente la Russia avrà a disposizione 21 giorni per fare ricorso al TAS, il Tribunale Internazionale dello Sport, a cui spetterà l’ultima parola.