SAN JUAN (ARGENTINA) – Oggi, 26 gennaio 2020, Peter Sagan compie 30 anni. Il ragazzino prodigio, diventato campione si è fatto uomo, anche all’anagrafe. Lo slovacco ha scritto e sta scrivendo, e per certi versi cambiando, la storia moderna del ciclismo. Un campione a tutto tondo, forse l’unico vero personaggio in senso lato di questo sport.

Forte in bici, imprevedibile in corsa, amato fuori e idolo dei ragazzini. Il merito di Peter Sagan è sicuramente quello di aver portato una ventata di modernità ad uno sport antico e nobile. La sua carriera professionistica cominciò il 19 gennaio 2010: Australia, Tour Down Under, un giovane 19enne si affaccia per la prima volta al ciclismo dei grandi con la maglia della Liquigas. Entra per due volte nei primi dieci, ma i colleghi e gli addetti ai lavori si accorgono immediatamente di lui per le qualità fisiche, ma soprattutto per la verve e la spavalderia dimostrate in corsa.  Negli anni ha dimostrato tutto il suo valore. Ha fatto spesso parlare di sé anche per gli atteggiamenti, a volte discussi e antipatici a qualcuno, dentro e fuori le corse. Ma Peter Sagan è così: prendere o lasciare. Senza mezze misure, quasi un rivoluzionario.

E dieci anni dopo quella corsa, oggi (nella serata italiana) lo slovacco ritornerà in sella per il debutto stagionale, questa volta in Argentina, alla Vuelta a San Juan, con la voglia di tornare ad essere il numero uno dopo una stagione non troppo fortunata, almeno per quello che sono i suoi canoni. Questa sera poi, ci sarà tempo di festeggiare, una cena, una bottiglia per brindare insieme ai compagni di squadra della Bora-Hansgrohe l’importante traguardo dei 30 anni.

In carriera Peter Sagan ha collezionato 113 vittorie: campione del mondo in linea nel 2015, 2016 e 2017 – primo corridore della storia a vincere tre Mondiali consecutivi – nonché europeo nel 2016. In carriera ha vinto un’edizione della E3 Harelbeke (nel 2014), tre della Gand-Wevelgem (nel 2013, 2016 e 2018), una del Giro delle Fiandre (nel 2016) e una della Parigi-Roubaix (nel 2018). Oltre a ciò si aggiungono anche dodici tappe e sette classifiche a punti (dal 2012 al 2019, eccetto il 2017) al Tour de France, quattro tappe alla Vuelta a España e una classifica finale dell’UCI World Tour (nel 2016).

Auguri Peter!