Il Team Ineos abbandona le competizioni fino al 23 marzo, per lutto e per l’emergenza Coronavirus
LONDRA (GRAN BRETAGNA) – Il Team Ineos oggi ha preso la decisione di ritirarsi temporaneamente da tutte le competizioni fino alla Volta a Catalunya, che scatterà il 23 marzo. «Abbiamo comunicato all’UCI – si legge nel comunicato ufficiale del team britannico – che non parteciperemo ad alcuna gara durante questo periodo. Abbiamo preso questa decisione alla luce delle circostanze uniche che stiamo affrontando a seguito delle tragiche notizie di ieri con la morte del nostro ds Nico Portal e per la situazione molto incerta causata dall’epidemia di Coronavirus. Non correremo le seguenti gare: Strade Bianche, Parigi-Nizza, Tirreno-Adriatico, Milano-Sanremo, Nokere Koerse e Bredene Koksijde Classic».
Nel comunicato si aggiunge: «Desideriamo innanzitutto occuparci dei membri del nostro team, delle loro famiglie e dei loro amici, che sono tutti in lutto per la scomparsa di un compagno di squadra molto amato e il cui funerale si svolgerà nei prossimi giorni. Vogliamo dare voce al nostro dovere di assistenza sanitaria nei confronti dei ciclisti e del personale in una situazione delicata come questa del Coronavirus».
Sir Dave Brailsford ha detto: «Questo è un momento particolarmente triste per tutti i membri del nostro team. Abbiamo perso una persona che tutti amavamo moltissimo e siamo tutti in lutto per la scomparsa di Nico. Vorrei ringraziare tutti per i messaggi che ci hanno mandato in seguito alla tragica notizia di ieri. Hanno davvero significato molto per tutti noi, mentre proviamo a metabolizzare questa terribile notizia. Nico rappresentava molto per noi come squadra ed è sinceramente toccante sapere quanto significasse anche per tanti altri nel nostro mondo. Abbiamo deciso di fermarci per questo e per le straordinarie circostanze che dobbiamo affrontare e crediamo che questa decisione sia la migliore nell’interesse del ciclismo e del pubblico. Il ciclismo è uno sport che si muove come nessun altro. Abbiamo il dovere di prenderci cura sia dei nostri ciclisti che del nostro personale, ma anche delle persone che vivono nelle terre in cui gareggiamo. Non vogliamo essere in una posizione in cui i nostri ciclisti potrebbero essere potenzialmente infetti o messi in quarantena come è già accaduto. Allo stesso modo siamo profondamente consapevoli che questi sono tempi difficili e non vogliamo esercitare alcuna pressione aggiuntiva sui servizi sanitari locali già impegnati allo stremo. Questa pausa ci darà il tempo di metabolizzare il dolore per la scomparsa di Nico, di sostenerci l’un l’altro in questo momento molto triste e di fare tesoro del ricordo di un compagno di squadra e di un amico molto amato. Speriamo che tutti capiscano perché è così importante questa scelta per noi».