Coronavirus: 4.350 morti nel mondo. Da oggi per l’Oms Covid-19 è una pandemia. Cosa cambia?
GINEVRA (SVIZZERA) – “L’Oms ha valutato che Covid-19 può essere caratterizzata come una pandemia”. L’annuncio arriva dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra, nel giorno in cui sono stati superati i 4.350 morti nel mondo per il nuovo Coronavirus.
IL CORONAVIRUS DIVENTA PANDEMIA – Il numero uno dell’Oms lancia un monito agli Stati: “Abbiamo valutato questa epidemia giorno dopo giorno e siamo profondamente preoccupati sia dai livelli allarmanti di diffusione e gravità, sia dai livelli allarmanti di inazione”. Poi Ghebreyesus ha reso merito alle misure messe in campo dal Governo italiano: “Siamo incoraggiati dalle misure aggressive adottate dall’Italia, speriamo che abbiano effetti nei prossimi giorni”.
Anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha espresso apprezzamento per gli sforzi del Governo italiano: “Sono d’accordo che bisogna trarre lezioni dall’esperienza italiana per guidare le politiche europee”.
La crisi sanitaria si sta infatti allargando velocemente a tutta Europa. Uno dei Paesi dove il numero di contagi e vittime cresce di più è la Spagna, che ha superato quota 2mila contagi, con 47 morti. In Belgio c’è la prima vittima. Nel Regno Unito la ministra della Salute è risultata positiva e il Paese ha annunciato un pacchetto da 30 miliardi per sostenere l’economia. La Germania che, che registra la terza vittima, per voce della cancelliera Angela Merkel ha dichiarato: “Gli esperti dicono che potrà infettarsi fino al 70% della popolazione”. Ma tutti i principali Paesi europei stanno adottando provvedimenti per far fronte all’emergenza.
Queste le parole diffuse dall’Oms: “Non abbiamo mai visto una pandemia di un coronavirus, questa è la prima. Non abbiamo mai visto nemmeno una pandemia che può, allo stesso tempo, essere controllata”.
Il passaggio da epidemia a pandemia, nella defizione dell’Oms, avviene dopo che “nelle ultime due settimane il numero di casi di Covid-19 al di fuori della Cina è aumentato di 13 volte e il numero di Paesi coinvolti è triplicato. Ci sono ora oltre 118mila casi in 114 paesi e oltre 4mila persone hanno perso la vita. Migliaia stanno lottando in questo momento negli ospedali per sopravvivere. Siamo molto preoccupati per l’allarmante diffusione e la gravità della situazione”, ha ribadito Tedros Adhanom Ghebreyesus, numero uno dell’Oms.
COSA CAMBIA TRA EPIDEMIA E PANDEMIA? – Cosa significa che Covid-19 può essere definito Pandemia? In termici tecnici, significa che la diffusione del virus non è più localizzata (come nel caso dell’epidemia), ma riguarda vaste aree del mondo, come si legge sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità e come detto sopra.
LE PRECEDENTI TRE PANDEMIE DEL VENTESIMO SECOLO – Nel ventesimo secolo si sono verificate tre pandemie influenzali: nel 1918, 1957, e 1968, che sono identificate comunemente in base alla presunta area di origine: Spagnola, Asiatica e Hong Kong.
Si sa che sono state causate da tre sottotipi antigenici differenti del virus dell’influenza A, rispettivamente: H1N1, H2N2, e H3N2.
Sebbene non classificate come pandemie, tre importanti epidemie si verificarono anche nel 1947, nel 1977 e nel 1976.
Le epidemie maggiori non mostrano una periodicità o caratteri prevedibili e differiscono l’una dall’altra. Esistono prove scientifiche a favore dell’ipotesi che le vere pandemie, con modifiche dell’emagglutinina, originino da riassortimento genetico con virus dell’influenza A degli animali.
LA SITUAZIONE IN ITALIA – Ad oggi in Italia ci sono 10.590 contagi (+2 mila rispetto a ieri), 827 morti, 1.045 guariti. La Lombardia vuole chiudere tutto: “Lasciamo aperti solo alimentari e farmacie”, ha proposto il Governatore Fontana. Nel frattempo il Governo, come annunciato dal Premier Giuseppe Conte ha stanziati 25 miliardi per supportare l’economia del Paese.