Parigi-Nizza: Quintana vince l’ultima tappa, Schachmann la corsa. Ora il ciclismo si ferma

VALDEBLORE LA COLMIANE (FRANCIA) – Il tedesco Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe) ha vinto la classifica finale della Parigi-Nizza 2020, nonostante l’ultimo attacco provato dal suo diretto rivale Tiesj Benoot (Team Sunweb) sulla salita finale verso il traguardo di Valdeblore La Colmiane.

Nairo Quintana si prende la tappa finale, con un gran bel numero solitario negli ultimi chilometri. Quinta vittoria stagionale peri il colombiano della Arkea-Samsic che ha sferrato l’attacco decisivo a 3,6 km dall’arrivo, uscendo da un selezionato gruppetto di testa e nessuno dei suoi rivali è stato in grado di rispondere. Secondo a 46″ Tiesj Benoot, terzo a 56″ il francese Thibaut Pinot (Groupama – FDJ). Quarto il giovane colombiano Sergio Higuita (EF Pro Cycling) e quinto Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo).

Nairo Quintana vince l’ultima tappa della Parigi-Nizza 2020 (foto BettiniPhoto)

Nella fuga iniziale si inseriscono Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick-Step), Aurélien Paret-Peintre (AG2R La Mondiale), Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Nicolas Edet, Anthony Perez (Cofidis) e Alberto Bettiol (EF Education First). Ripresi nel finale, come prevedibile, la corsa si accende sull’ultima salita. Va all’attacco solitario De Gendt, ma poi risponde Nairo Quintana che fa male e se ne va tutto solo verso il traguardo.

Dietro, a due chilometri dall’arrivo, con un attaccato Tiesj Benoot ha provato a mettere in difficoltà il leader Maximillian Schachmannm, che con un grande sforzo è però riuscito a difendere con i denti il suo primato in classifica.

Il gruppetto dei migliori nell’ultima tappa della Parigi-Nizza 2020 (foto BettiniPhoto)

Si chiude quindi con una tappa di anticipo, a causa dell’emergenza Coronavirus, la Parigi-Nizza 2020, un’edizione surreale con squadre che di loro iniziativa decidono di restare a casa, corridori (in particolare italiani) non desiderati e costretti a restare a casa, corridori che in corso d’opera decidono di lasciare la competizione e ritornare nel proprio Paese e altri corridori che invece erano in corsa, ma che, soprattutto in questi ultimi giorni, avrebbero volute volentieri tornarsene a casa.

Da tre giorni l’Oms ha dichiarato Covid-19 una pandemia, da due giorni la Francia ha deciso di sospendere lo sport e chiudere le scuole da lunedì prossimo, ma la Parigi-Nizza non si è fermata, se non con un giorno di anticipo. Questa penultima, poi diventata ultima tappa, dopo la cancellazione di quella finale a Nizza, era avvolta a sua volta da un’atmosfera surreale: da ultima corsa e tanta incertezza. Il ciclismo da oggi si ferma ufficialmente. Niente gare fino a quando il mondo non avrà superato questa emergenza Coronavirus. Quando questo avverrà si proverà a tornare a pensare anche al ciclismo con una stagione che sarà tutta da ripensare.

(Servizio a cura di Giorgio Torre)