Coronavirus, ecco gli aiuti economici alle associazioni sportive previste dal decreto “Cura Italia”
ROMA (RM) – Per fare fronte all’emergenza economica legata al tentativo di arginare la diffusione del Coronavirus Covid-19, il Consiglio dei minisitri ha approvato il decreto “Cura Italia” che contiene anche gli interventi e gli aiuti economici a sostegno di tutto il mondo dello sport.
Tali misure non sono dirette solo ai grandi club della Serie A di calcio, ma si rivolgono a tutte le società sportive, a tutte le associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e a tutti gli enti di promozione sportiva.
“Il mondo dello sport ha davvero fatto squadra. Nelle ultime ore io e i miei uffici siamo stati in contatto costante con il Coni, il Comitato Paralimpico, Sport e Salute, le Federazioni sportive e gli Enti di Promozione per studiare insieme le misure urgenti e indifferibili per dare una prima, importante risposta alla crisi del settore a causa del Coronavirus”, ha commentato il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, dopo l’approvazione del decreto “Cura Italia” l’altro giorno.
Facciamo un po’ di chiarezza e cerchiamo di capire e analizzare quali sono misure varate grazie anche al supporto di quanto scritto da Calcioefinanza.it:
- Cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori dipendenti;
- Indennità per tutti i lavoratori autonomi e i collaboratori;
- Sospensione dei versamenti (Irpef, Irap, Iva, contributi previdenziali e assistenziali);
- Sospensione di affitti e canoni di locazione;
- Sostegno finanziario per garantire l’accesso al credito;
- Credito di imposta per la santificazione degli ambienti;
- Potenziamento del piano “Sport e Periferie” rivolto ai Comuni;
- Il bonus di 600 Euro per le Partite IVA esteso anche ai collaboratori ASD;
- Proroga pagamento polizze auto.
La cassa integrazione in deroga
La cassa integrazione in deroga prevista per i lavoratori dipendenti vale anche per il mondo sportivo. Sarà dunque garantita a tutti i lavoratori dipendenti, compresi quelli delle società sportive e delle associazioni sportive dilettantistiche (ASD).
L’indennità per i lavoratori autonomi e i collaboratori
Grazie ad una norma specifica inserita nel decreto legge, l’indennità di 600 euro una tantum per gli autonomi (Partite IVA) e i collaboratori è stata ampliata per comprendere anche i collaboratori delle società sportive e delle associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e degli enti di promozione sportiva, i quali per il loro status giuridico sarebbero rimasti esclusi. Nel computo sono compresi anche coloro che restano sotto la soglia dei diecimila euro annuali.
Sospensione dei versamenti
Per le associazioni sportive dilettantistiche (ASD), le società sportive, professionistiche e dilettantistiche, gli enti di promozione sportiva, nonché per tutti i soggetti che gestiscono stadi, impianti sportivi, palestre, club e strutture per danza, fitness e culturismo, centri sportivi, piscine e centri natatori, è prevista la sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria fino al 31 maggio 2020.
- In un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020;
- Mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal 31 maggio 2020 al 30 settembre 2020 senza applicazione di interessi per coloro che hanno avuto ricavi non superiori a Euro 2 Milioni nel 2019.
Sospensione di affitti e canoni di locazione
Per le associazioni e le società sportive, professionistiche e dilettantistiche sono sospesi fino al 31 maggio 2020, i pagamenti dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali.
Misure per l’accesso al credito e spese di panificazione
In aggiunta ai provvedimenti esaminati in precedenza, ve ne sono altre di carattere più generale comunque applicabili al settore dello sport:
- le norme concernenti le misure di sostegno finanziario alle piccole e medie imprese colpite dall’epidemia di COVID-19;
- il riconoscimento di un credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro.
Potenziato il piano “Sport e Periferie”
È prevista inoltre una misura che consentirà ai Comuni beneficiari dei finanziamenti per il piano “Sport e Periferie”, a valere sui Fondi di Sviluppo e Coesione, di aumentare la quota in anticipazione dal 10% al 20%.
Il bonus di 600 Euro per le Partite IVA esteso anche ai collaboratori ASD
Tra le misure si sostegno ai liberi professionisti c’è il bonus per ogni partita IVA di Euro 600, per ora relativo solo al mese di marzo, ma che si pensa potrà essere prorogato anche per aprile. Per ottenerlo occorre presentare richiesta all’INPS che dopo i dovuti controlli provvederà all’erogazione. Restano esclusi i professionisti iscritti alla relative casse. Questo buono sarà esteso anche ai collaboratori coordinati e continuativi se iscritti alla gestione separata ma che non abbiano altre forme pensionistiche o iscrizione ad altre gestioni INPS. L’INPS emanerà a breve modulo per la relativa richiesta. È esteso anche ai collaboratori ASD che restano sotto la soglia di Euro 10.000 annui.
Proroga pagamento polizze auto
Anche il pagamento delle scadenze di polizze auto si può prorogare fino a 30 giorni dopo la scadenza anziché 15 come era in precedenza.
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Questo quanto previsto dal decreto. Ma vi proponiamo anche una riflessione scritta sul sito del Comune di Firenze da Fabio Giorgetti (Presidente Commissione cultura e sport del Comune di Firenze) che analizza più nel concreto i provvedimenti. Questo quanto scrive:
In questo momento davvero difficile per il nostro Paese, in cui perdono la vita centinaia di persone, la paura regna sovrana e le imprese sono in difficoltà, ho letto con molta attenzione e senso di responsabilità il testo definitivo del decreto legge ‘Cura Italia’ e nonostante sia tangibile la molteplice esigenza di intervento in tutti i settori, mi sarebbe piaciuto che nelle misure d’intervento relative allo sport fosse presente un capitolo più incisivo per le associazioni e le società sportive dilettantistiche.
Penso che le società sportive rappresentino un tassello importante dell’educazione dei nostri figli al pari della scuola, rappresentino un’ancora di salvezza per tante famiglie da un punto di vista economico e rappresentano la migliore forme di integrazione sociale quindi mi sarei aspettato un intervento diverso.
All’interno del Decreto tre sono stati i punti che riguardano le società sportive dilettantistiche:
sospensione del versamento delle ritenute previdenziali e sospensione dei termini fiscali;
sospensione dei canoni concessori o canoni di locazione per le società che hanno impianti pubblici
indennità di collaboratori sportivi.
Entrando nel merito:
è utile per le società strutturate e/o professionistiche che hanno versamenti fiscali e previdenziali mensili ingenti e non per le asd e società sportive di piccole dimensioni, prevalentemente senza dipendenti, che aderiscono alla Legge agevolativa 398/91 che sono il 90%!
lo spostamento del pagamento al 30/6 dei canoni periodici non ha nessun effetto positivo, forse la rateizzazione in 5 rate sì, ma tutto dipende dal momento di riapertura degli impianti perché le società sportive dilettantistiche vivono di incassi quotidiani
Stanziare 50 milioni per i collaboratori della società con un rapporto preesistente che ‘non hanno altro reddito da lavoro’, è sicuramente positivo, ma tiene fuori tutti quei collaboratori che hanno anche altre entrate reddituali, per noi la maggior parte.
Intanto le società sportive con gli impianti chiusi:
sono senza incassi dei campionati federali
sono senza incassi dei tornei primaverili
sono senza conferma di sponsor e pubblicità
sono senza affitto di campi da calcio a 5 e a 7
sono senza incassi del bar
sono senza incassi del ristorante.
rischiano davvero di non riaprire. Senza nessuna forma di incasso ma con gli adempimenti in scadenza, quest’ultime che ricordo, non hanno scopo di lucro, non ce la faranno a sopravvivere.
Io credo che l’intervento più incisivo per le società sportive dilettantistiche – conclude il presidente della Commissione cultura e sport di Palazzo Vecchio Fabio Giorgetti – sia senza ombra di dubbio la sospensione, dei mutui con le banche e/o col credito sportivo e le utenze (enel, gas, acqua) entrambi per 6 mesi; questi due interventi permetterebbero di non aspettare la data di riapertura degli impianti ed il ritorno alla normalità per avere una speranza di sopravvivenza.
Presenterò una risoluzione in Consiglio comunale per la sospensione dei mutui e delle utenze e sono già in contatto con i parlamentari fiorentini per presentare un emendamento al prossimo decreto governativo presumibilmente ad aprile.