Lutto nel Team Giorgi: addio all’avvocato Giorgio Rossi
TORRE DE’ ROVERI (BG) – Il Team F.lli Giorgi piange un grande amico come l’avvocato Giorgio Rossi, 64 anni, consigliere e grande sostenitore della società ciclistica bergamasca che si è spento ieri, dopo che da diversi giorni era ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Sacco di Milano colpito dal Coronavirus (nella foto Rodella, a sinistra Carlo Giorgi e a destra l’avv. Rossi).
Era nato nel 1955 a Morciano di Romagna (Rimini), si era laureato in Giurisprudenza ad Urbino nel 1982, poi si era trasferito a Bergamo per esercitare la professione e dal 1993, il suo studio era un’istituzione di via Paglia, in centro città. Volto noto del foro bergamasco, stimato per la sua professionalità e apprezzato anche per la sua verve e il suo carattere istrionico.
Era un grande amico del presidente Carlo Giorgi, con lui si era anche avvicinato al ciclismo, era consigliere della società, immancabile la sua presenza alla cena sociale di fine stagione dove sempre lasciava un suo ricordo, un suo pensiero elogiando la fatica dei ciclisti e la grande passione del presidente. Amava la scrittura e la poesia. In un’occasione aveva scritto un articolo sul tema della giurisprudenza per i ciclisti anche sul nostro sito. Anche per la natura della sua professione era una risorsa prezioso per il team.
Il presidente Carlo Giorgi con immenso dolore ricorda: “Per me era come un fratello. Una persona speciale, un professionista prezioso che ha sempre aiutato e sostenuto nella nostra attività”.
Nel 2017, sull’opuscolo che celebrava i 20 anni di storia del Team F.lli Giorgi, scritto dal nostro direttore Giorgio Torre e sul quale l’avvocato aveva voluto dare il suo contributo, in uno dei suoi passaggi, scriveva: “… Il ciclismo, così come ogni sport, d’altra parte, è una metafora del nostro passaggio su questa terra: nel primo caso c’è soltanto l’altalenarsi di vittorie e sconfitte; nel secondo l’altalena, invece, è tra la vita e la morte. Comunque, in entrambi i casi, da quelle esperienze possiamo, quindi, trarre grandi insegnamenti, e cioè: non arrendersi mai; cadere e rialzarsi, sempre; imparare e crescere; non crogiolarsi sugli allori; dare esempio e migliorarsi. Alla fine di questo tortuoso percorso – che è fatto di salite e discese, cadute e traguardi – si avrà piena consapevolezza che per giungere al successo, o al palazzo della saggezza, si debbono sempre fare i conti con la sofferenza. La vita, insomma, ad ogni occasione, con una mano ti dà e con l’altra ti toglie, e viceversa”.
Grazie avvocato! Ci mancherà.