Il presidente FCI Renato Di Rocco: “Le gare non riprenderanno prima di luglio”
ROMA (RM) – In tanti si domandano in questi giorni, in piena pandemia di Coronavirus Covid-19, quando lo sport e in particolare il ciclismo potranno riprendere. Forse ancora presto per dirlo, ma qualche indicazione in più è arrivata dal presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco intervenuto questa sera nel corso del TgSport su Rai News 24: “Lo abbiamo visto anche con le Olimpiadi quanto lo spostamento di date influisca pesantemente sull’economia degli eventi sportivi”.
Più specificatamente sulla possibilità di una ripresa dell’attività agonistica a livello mondiale, almeno per quanto riguarda i professionisti, Di Rocco ha indicato tre possibili date e scenari: “L’ipotesi più ottimistica vorrebbe una ripartenza già al 1° di luglio, ma le altre due ipotesi messe sul tavolo dell’UCI saranno il il 15 luglio o addirittura il 1° di agosto. Nel momento in cui si è deciso questo, una volta calendarizzato, bisogna dare ai grandi organizzatori il tempo di rimettere in piedi tutto il modello di organizzazione, ma soprattutto rispettare un periodo di minimo 30 giorni per permettere agli atleti di recuperare dagli allenamenti e per prepararsi soprattutto per affrontare un Grande Giro”.
Premesso che determinare quale sarà il momento per ricominciare saranno le indicazioni delle autorità sanitarie si pensa di ripartire con uno degli eventi più importanti della stagione come il Tour de France. Il Giro d’Italia potrebbe invece svolgersi in autunno. Di Rocco ha anche aggiunto: “Io spero, per la storia e la tradizione, che la prima gara per noi italiani possa essere la Milano-Sanremo”.
Infine, un pensiero rivolto anche all’ex presidente della Federciclismo e suo predecessore Gian Carlo Ceruti, venuto a mancare oggi per Coronavirus: “È un grande dispiacere perché è stato presidente della Federazione per tanti anni, ma insieme a lui voglio ricordare tanti dirigenti e collaboratori che lavorano dietro le quinte, che fanno grande il nostro movimento e che purtroppo ci hanno lasciato nelle ultime settimane”.
(Servizio a cura di Giorgio Torre)