LONDRA (GRAN BRETAGNA) – Il velocista britannico Mark Cavendish ha rivelato di aver combattuto contro la depressione, che gli è stata diagnosticata a metà del 2018, mentre stava combattendo il virus Epstein-Barr, ma che ora si sta lasciando alle spalle entrambe le malattie e non vede l’ora di tornare a correre e dimostrare cosa può ancora fare con la nuova maglia del team Bahrain McLaren.

“Non è stata solo la mia salute fisica a subire un duro colpo negli ultimi due anni”, ha detto Cavendish ieri in un’intervista al Times. “Mi è stata diagnosticata la depressione nel 2018 ed in quel periodo ho combattuto duramente contro di essa”.

Il 34enne britannico dell’Isola di Man ha conquistato 146 vittorie in carriera, tra cui 30 tappe al Tour de France, ha vinto il Campionato del Mondo su strada nel 2011 e la Milano-Sanremo nel 2009. “Ero al buio. Ho ricevuto aiuto e ora penso di esserne uscito. Questo è molto bello e ora mi sento positivo”, ha detto Cavendish.

Dopo essersi completamente dal virus Epstein-Barr e ricevuto il via libera dai medici nell’aprile 2019, la stagione 2020 avrebbe dovuto essere l’inizio di un nuovo capitolo per la carriera di Cavendish, la cui ultima vittoria risale ad una tappa del Dubai Tour con la maglia della Dimension Data nel febbraio 2018.

Quest’anno aveva già affrontato dieci giorni di gara, ha corso prima il Saudi Tour e l’UAE Tour a febbraio, ed ora come conseguenza dell’emergenza Coronavirus si trova a casa a dedicare più tempo alla sua famiglia, una situazione felice che potrebbe servire allo stesso Cavendish anche per recuperare meglio dai suoi problemi, anche da un punto di vista mentale, e farsi trovare ancora più pronto quando sarà il momento di tornare in sella.