Ripartenza: ogni sport prepara la mappa dei rischi. Chiesta dal CONI per il Ministero. Deciderà una task force
ROMA (RM) – L’emergenza Coronavirus in Italia non è ancora finita, ma la voglia di ripartire ora è forte. In tutti i settori. Anche lo sport vuole ripartire. Naturalmente nel rispetto di tutte le norme di sicurezza.
I GRANDI EVENTI – In Italia tutti i campionati di vertice sono stati definitivamente fermati ad eccezione del calcio. Si sta valutando la possibilità di tornare a giocare l’Eurolega di basket, mentre nella pallavolo si fa spazio l’idea di una kermesse spettacolo nel pieno dell’estate che però non assegni lo scudetto. Tutti i calendari agonistici anche degli sport individuali sono stati annullati almeno fino alla fine di giugno. La situazione è un po’ diversa per il ciclismo che proprio quando tutto si è fermata, vedeva il sorgere della nuova stagione agonistica. Ora l’obbiettivo è tornare a vivere i grandi appuntamenti sportivi rimandati in questi mesi all’inizio dell’autunno, a partire dal Giro d’Italia e gli Internazionali d’Italia di tennis.
DAL 4 MAGGIO SI POTRÀ TORNARE AD ALLENARSI? – “Mi auguro che ci sia un’apertura con tutte le indicazioni governative – dice il presidente del CONI Giovanni Malagò -. Noi stiamo preparando tutto”. In sintonia anche il presidente della FCI Renato Di Rocco come vi abbiamo riportato nell’intervista di oggi. La decisione spetterà al Governo.
Nelle prossime ore si capiranno le modalità delle diverse riaperture. Ogni sport si sta preparando anche per cambiare se stesso almeno durante la fase dell’emergenza Coronavirus. Senza cambiare non si potrà andare avanti.
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UNA MAPPA DEL RISCHIO – Il mondo sportivo italiano si prepara ad affrontare la Fase 2 dell’emergenza Covid-19 e la ripresa delle attività, nel pieno rispetto delle attuali disposizioni di tutela di salute. Il CONI, incaricato dal Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, ha chiesto alle Federazioni Sportive Nazionali, alle Discipline Sportive Associate e agli Enti di Promozione Sportiva di raccogliere elementi di valutazione, istanze e esigenze di ciascun organismo sportivo riconosciuto in modo da produrre un documento di sintesi da porre a disposizione del Ministro e del suo Ufficio di Gabinetto affinché si possano adottare le determinazioni più opportune. Saranno raccolte entro domani, 23 aprile, le varie informazioni, raccolte attraverso un apposito questionario, riguardante l’incidenza dei fattori di rischio per le diverse aree ed attività, legati al sito sportivo, al sito di allenamento, al sito di gara e all’eventuale presenza di pubblico. Anche la Federciclismo ci sta lavorando. Lo sport italiano vuole farsi trovare pronto per la ripartenza, mettendo al primo posto la salute delle proprie atlete e dei propri atleti e di tutti i protagonisti coinvolti.
LA TASK FORCE – Come scrive questa mattina La Gazzetta dello Sport sarà una task force del Politecnico di Torino, diretta dal rettore Guido Saracco, a studiare la documentazione e a definire una mappa degli sport, divisi per fasce di rischio. La giunta del CONI si riunirà martedì, in versione informale, e invierà tutto al Ministero dello Sport. È evidente che ci potrebbero essere degli sport più adatti a ricominciare. Vito Cozzoli, presidente di Sport e Salute, candida il tennis: “È uno degli sport dove non si deve necessariamente condividere lo spogliatoio e potrebbe quindi riprendere prima di altre”. Spera anche il cilismo. Sul calendario ancora non è stata fissata una data per la riapertura di centri sportivi, palestre e piscine.