L’UCI al lavoro anche per affrontare gli effetti del Coronavirus sul ciclismo femminile
AIGLE (SVIZZERA) – L’Unione Ciclistica Internazionale (UCI), i rappresentanti delle cicliste (CPA Women e Marianne Vos nel suo ruolo di membro della Commissione Atleti UCI e rappresentante delle cicliste nella Commissione strada dell’UCI), organizzatori (AIOCC e organizzatori di eventi dell’UCI Women’s WorldTour) e le squadre femminili (UNIO*) hanno unito le forze per consentire al ciclismo femminile su strada di superare l’attuale crisi dovuta alla pandemia di Coronavirus nelle migliori condizioni possibili in vista della ripresa della stagione 2020.
Come promemoria, l’UCI conferma che, ad oggi, gli organizzatori di circa 800 eventi nel mondo in tutte le discipline e categorie hanno richiesto il rinvio o la cancellazione del loro evento. Ciò rappresenta oltre un terzo del calendario internazionale UCI. Il congelamento degli eventi internazionali riguarda le gare maschili e femminili, in particolare – per le donne -, quelle del WorldTour femminile. La serie più importante del ciclismo femminile su strada è stata gravemente colpita dalla pandemia di Coronavirus: fino ad ora, solo la Cadel Evans Great Ocean Road Race – Elite Women’s Race (Australia) si è potuta svolgere nella data prevista (1 febbraio 2020).
In questo contesto l’UCI, sempre in contatto nelle ultime settimane con tutte le parti interessate del ciclismo professionistico su strada femminile e maschile, sta lavorando con loro per redigere nuovi calendari per l’UCI WorldTour femminile 2020 e l’UCI WorldTour maschile 2020. Per fare ciò, l’UCI deve tenere in considerazione più elementi: in particolare il fatto che alcuni organizzatori propongono congiuntamente un evento femminile e un evento maschile; la diversità delle situazioni nazionali (misure diverse imposte da ciascun governo, in particolare per quanto riguarda i grandi eventi), e i diversi aspetti tecnici e le risorse disponibili dai team per la ripresa dell’attività.
—
La newsletter di BICITV arriva ogni sera e raccoglie tutte le news di ciclismo della giornata: è gratuita, arriva comodamente al tuo indirizzo e-mail e ci si iscrive qui.
—
Dopo una serie di incontri costruttivi, anche con le rappresentanze del ciclismo femminile, e settimane di discussioni e raccolta di contributi, anche da parte delle autorità sanitarie dei Paesi interessati, oggi l’UCI ritiene di disporre di informazioni sufficienti per poter proporre a breve un primo progetto di rivisitazione del calendario UCI Women’s WorldTour 2020.
In accordo con i partecipanti alle discussioni, l’UCI indica in questa fase le seguenti decisioni:
- L’incontro di un gruppo di lavoro con la missione principale di proporre un nuovo calendario UCI Women’s WorldTour 2020, ristrutturato, in linea con i recenti impegni dell’UCI e delle parti interessate. Questo gruppo è composto da rappresentanti dell’UCI, dell’AIOCC, dell’UNIO, delle CPA Women e della Commissione atleti dell’UCI.
- La revisione delle regole di partecipazione e del numero di corridori ammessi per squadra alle gare del calendario strada internazionale UCI 2020 femminile (comprese le gare del WorldTour).
- L’attuazione dell’accordo quadro stipulato tra l’UCI e i rappresentanti dei corridori e le squadre. Questo accordo consente ai team che si trovano ad affrontare gravi difficoltà finanziarie nell’attuale contesto della pandemia di adottare le misure necessarie per la loro sopravvivenza preservando i diritti dei loro corridori e del personale. Questa misura era già stata introdotta per il ciclismo professionistico maschile.
- I membri del gruppo di lavoro hanno concordato di incontrarsi regolarmente per seguire da vicino la situazione sanitaria mondiale e il suo impatto sul ciclismo professionistico su strada anche femminile e per adottare le misure appropriate nell’interesse del nostro sport. L’obiettivo del gruppo di lavoro, che terrà il suo primo incontro già questa settimana, è di annunciare entro il 15 maggio una nuova versione del calendario UCI Women’s WorldTour.
Le conclusioni del gruppo di lavoro saranno comunicate al più presto in modo che tutte le parti interessate possano organizzarsi al meglio per la ripresa delle corse.
In questi tempi difficili segnati dall’inattività forzata che si estende almeno fino al 1 ° luglio (1 agosto per l’UCI WorldTour e l’UCI Women’s WorldTour), l’UCI apprezza la solidarietà e la collaborazione mostrate dai principali attori del ciclismo su strada femminile. Solo questo spirito unito può garantire il futuro del ciclismo su strada professionale femminile, il cui sviluppo, in linea con l’Agenda 2022 dell’UCI, è una priorità per la nostra Federazione.
Il presidente dell’UCI David Lappartient ha dichiarato: “La pandemia di Coronavirus ha colpito duramente il nostro sport, portando a una brutale interruzione della stagione con drammatiche conseguenze sportive e finanziarie per organizzatori, squadre e corridori. Ciò avviene in un periodo in cui sono state appena realizzate diverse importanti iniziative avviate dall’UCI a favore del ciclismo professionistico femminile, come l’introduzione di uno stipendio minimo a livello di UCI Women’s WorldTeams. Stiamo lavorando tutti insieme per riportare in pista il ciclismo professionistico femminile, in particolare con l’istituzione di un nuovo calendario mondiale femminile. Con i nostri partner, proporremo al più presto nuove date per gli eventi, naturalmente nella misura in cui la situazione sanitaria mondiale ci consentirà di farlo. Di fronte a questa immensa sfida, dobbiamo più che mai rimanere uniti, responsabili e forti per rimettere in azione il nostro sport, mantenendo nel contempo la priorità della salute degli atleti e di tutte le parti interessate”.
La responsabile del ciclismo femminile della CPA, l’ex ciclista italiana Alessandra Cappellotto ha dichiarato: “La collaborazione a lungo termine dell’UCI con il CPA si estende anche al settore femminile dell’associazione e stiamo lavorando insieme per mettere in atto misure per le donne cicliste nell’attuale difficile contesto. I nostri recenti incontri sono stati fruttuosi e CPA Women non vede l’ora di contribuire agli sforzi del gruppo di lavoro per garantire che le voci delle atlete siano ascoltate e che vengano prese le misure più appropriate”.
Ronny Lauke, presidente dell’UNIO*, ha dichiarato: “In quanto associazione appena creata di team di professioniste donne, siamo lieti di lavorare a fianco dell’UCI e di altre parti interessate del ciclismo per aiutare il ciclismo su strada femminile ad affrontare gli effetti che la pandemia di Coronavirus sta avendo sulla stagione 2020. Siamo tutti uniti nel perseguimento degli stessi obiettivi: la salute dei ciclisti, la sicurezza dei loro team e la revisione del Calendario internazionale UCI 2020”.