I Mondiali su strada potrebbero essere spostati a novembre in Medio Oriente a causa di Covid-19
AIGLE (SVIZZERA) – I Campionati del Mondo di ciclismo su strada 2020 potrebbero svolgersi lontano dalla Svizzera nel caso il perdurare della pandemia di Coronavirus Covid-19, soprattutto in Europa, costringa ulteriormente a rivedere il nuovo calendario ciclistico già annunciato dall’UCI la scorsa settimana.
I Mondiali si dovrebbero tenere nelle località elvetiche di Aigle-Martigny dal 20 al 27 settembre, ma – secondo quanto riferito dal quotidiano sportivo spagnolo Marca – il principale evento dell’UCI potrebbe essere trasferito in Oman, in Qatar o negli Emirati Arabi Uniti e si potrebbe svolgere nel mese di novembre se non si potrà correre nell’area e nelle date concordate.
Le tasse per ospitare i Campionati del Mondo sono la principale fonte di entrata dell’UCI, che si avvicina agli 11 milioni di franchi svizzeri (10,3 milioni di euro) nel 2017 e nel 2018, con i Mondiali su strada che portano la maggior parte di tale cifra. Di conseguenza, l’UCI è determinato a fare in modo che si possa tenere l’evento anche quest’anno.
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La scorsa settimana, Grégory Devaud, co-presidente del comitato organizzatore dei Campionati del Mondo di ciclismo su strada del 2020, ha dichiarato che una decisione sui Mondiali dovrebbe essere presa prima della fine di giugno sulla base di quella che sarà la situazione in Svizzera. “Vogliamo una festa del ciclismo, ma non a tutti i costi. Dovremo essere coerenti nelle decisioni che prendiamo e non possiamo essere testardi”, ha detto a Radio Télévision Suisse. In caso di annullamento, ha anche detto, potremmo tornare ad organizzare l’evento, ma con una configurazione diversa e non prima del 2026 o 2o27.
Secondo quanto riferito sempre da Marca, le sedi alternative per i Mondiali sarebbero quelle già citate in Medio Oriente e la data sarebbe dopo la Vuelta. Tutti questi Paesi hanno già una certa esperienza nell’organizzazione di gare di un certo livello, ma sicuramente il percorso proporrebbe un profilo altimetrico totalmente differente rispetto a quello previsto in Svizzera.
Tutto dipenderà dalle decisioni delle autorità nazionali e da eventuali nuove restrizioni agli eventi sportivi e pubblici.