Vinokourov: “Senza corse nel 2020 l’Astana chiude”. E sui giovani: “Bisogna bloccare le categorie”
MONTECARLO (PRINCIPATO DI MONACO) – “Senza le gare il futuro del ciclismo si fa complicato. L’Astana, ma tutte le squadre rischiano di sparire se non si riprende l’attività”, sono le parole dure e categoriche con cui Alexandre Vinokourov, general manager della squadra WorldTour kazakam ha risposto in un intervista al sito francese Cyclism’Actu a proposito del futuro del Team Astana.
Un problema già messo sul tavolo nei giorni scorsi da Patrick Lefevere, general manager della Deceuninck – Quick-Step, che trova perfettamente allineato anche Vinokourov: “Abbiamo fatto il massimo con il team e gli sponsor. In Kazakistan, come in tutto il resto del mondo, è tutto molto complicato. Per noi vi è anche la questione legata al petrolio e alla valuta. Dobbiamo sopravvivere a quest’anno. Se non ci saranno gare sarà dura per tutti noi. Gli sponsor vogliono avere visibilità e se non ci saranno corse, penso che ci lasceranno e noi scompariremo il prossimo anno”.
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Ovviamente, Vinokourov si è detto soddisfatto di avere finalmente un calendario: “In ogni caso è meglio di niente. Penso che l’UCI abbia fatto un miracolo. Avevamo bisogno di un calendario. Tutti i grandi eventi come i Giochi Olimpici o l’Europeo di calcio sono stati cancellati, avevamo bisogno di certezze. I programmi degli atleti? Penso che si possa confermare la scelta di Lopez per il Tour e Fuglsang per il Giro, ma ci sono ancora troppe incognite – mi riferisco a protoclli, spostamenti, viaggi e via dicendo – per poter dare risposte definitive”.
L’ex campione olimpico ha fatto delle considerazioni anche sul mondo dei dilettanti e del ciclismo giovanile rilanciando anche lui la poporta già avanzata anche dal CT azzurro Davide Cassani e che ha preso piede in seno alla Federciclismo italiana: “Ho scritto una lettera al presidente dell’UCI David Lappartient – ammette Vinokourov –. Gli ho parlato della possibilità per i giovani di rimanere un altro anno nella loro categoria in modo che i corridori possano mettersi in evidenza”.