La FCI pubblica i nuovi calendari gare 2020 del Fuoristrada. Garniga: “Siamo pronti a ripartire”
ROMA (RM) – Con la definizione del calendario internazionale del Fuoristrada, resa nota dall’UCI il 15 maggio, anche il Settore Fuoristrada della FCI ha varato il nuovo calendario (in allegato), che tiene conto inevitabilmente delle indicazioni del Governo e dell’incertezza sulla data esatta per il ritorno alle gare.
La data simbolo del 18 maggio è anche l’occasione, per il Presidente della Commissione Fuoristrada, Paolo Garniga, di fare il punto su quello che in questi mesi è stato fatto e quali sono le strategie future, per il resto del 2020 e per la prossima stagione.
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“La stagione 2020 del Settore Fuoristrada – spiega Paolo Garniga – era iniziata nel migliore dei modi; un carnet di 120 gare tra nazionali ed internazionali nelle varie specialità, su tutti, numericamente XCO ed XCM e nel Cross Country ben 17 gare nazionali giovanili, sparse su tutto il territorio italiano. Gennaio e febbraio, dedicati al ciclocross, con una trentina di gare, più di 1500 in gara sul territorio italiano, ogni fine settimana e ciliegina sulla torta lo straordinario successo dei Campionati Italiani di Schio del 2020 che hanno registrato un record di partecipanti (996 iscritti) con un picco di presenze in ambito giovanile (537 ).
Nel consueto incontro annuale del Settore Fuoristrada con le Società, proposto a Verona il 25 gennaio, rappresentate un centinaio di Società, presenti tutti i Tecnici di specialità, erano stati svelati i calendari ed esaurientemente i programmi pre-olimpici e non solo. E subito a febbraio i Tecnici avevano iniziato a convocare nei collegiali gli Atleti, ad affrontare in Azzurro le prime gare internazionali, per difendere il Ranking per Nazioni o migliorarlo.
Il Settore Fuoristrada, che abbraccia varie discipline olimpiche, continua a farsi largo anche con le specialità non olimpiche, richiama sempre più giovani, allargando così il suo bacino di utenti. È proprio su questi numeri, è stato proposta e formalizzeremo, una norma che consenta la partecipazione futura, contingentata ai Campionati Italiani, a margine di meriti/ranking.
Quando tutto era pronto per riprendere con le gare in tutte le specialità, ci siamo ritrovati in una situazione che nessuno poteva prevedere/ipotizzare, “pandemia Covid-19”; tutto bloccato, distanziamento sociale, DCPM a volte da decifrare, fake news, ma tanta responsabilizzazione.
Il Settore, anche nel momento di lockdown, non si è fermato; certo, si è continuato a leggere soprattutto dei Prof, del Tour de France, ma noi abbiamo cercato di pensare, di essere responsabilmente positivi, di essere vicini ai Comitati Regionali e Provinciali, alle Nostre Società, ai nostri organizzatori, agli Atleti. Abbiamo partecipato a video-conferenze, inseriti in gruppi di lavoro, condiviso che le categorie possano essere riviste dal 2021, spinto per poter tornare sui sentieri, negli impianti, con tutti i tesserati e non solo. Da ciò, esce una unità di intenti che farà crescere tutti, con nuove conoscenze.
I Tecnici hanno mantenuto contatti giornalieri con gli Atleti e le Società, per fare buon viso a cattivo gioco, ci si è ritagliati una pausa di recupero attivo, staccando la stagione del ciclocross dalle altre specialità delle ruote grasse. Tante telefonate, tante e-mail, un continuo aggiornamento dei calendari, che ritornati in bozza si spostano con gli eventi verso il fine stagione. Ricevuta il 15 maggio, la ricodificazione del Calendario di Coppa del Mondo e dei Mondiali UCI, qualcosa in più sappiamo.
Ad oggi possiamo dire che tutti i Campionati Italiani sono stati ricollocati a settembre/ottobre; alcune specialità hanno perso tante gare, alcune specialità ne hanno ancora tante sulla carta, in attesa che ci si possa confrontare sui protocolli, che possano essere attuabili, ponendo sempre la sicurezza al centro di ogni valutazione.
Con piacere abbiamo visto crescere la voglia di bici, per i più piccoli tornata ad essere uno dei giocattoli più desiderati, per gli Atleti strumento di divertimento che col tempo può diventare strumento di lavoro, per i comuni cittadini la riscoperta di un mezzo ecologico, agile, utile per fare un po’ di sport, ma anche per recarsi al lavoro.
Una volta si diceva “hai voluto la bicicletta? Pedala!”. Il Settore Fuoristrada continua quindi a pedalare e lasciateci essere responsabilmente positivi; se tutti facciamo la nostra parte si ritornerà anche a mettere un numero sul manubrio/sulla schiena. Quando ancora non lo sappiamo, ma noi ci contiamo.
La stagione 2019 aveva regalato 16 medaglie azzurre in ambito internazionale, una maglia iridata e 4 titoli europei che arrivano dal Cross Country e Bmx passando per il Ciclocross, Marathon, Team Relay ed Eliminator. Quali sono i nuovi obiettivi per il 2020? Migliorare….sempre; siamo quelli del Fuoristrada e ne sono certo, mai fuori strada.”
“Ringrazio il settore fuoristrada – ha commentato il Presidente FCI Renato Di Rocco – unitamente allo staff federale per aver monitorato costantemente la situazione, adeguandola ai vari scenari che si sono via via succeduti in questi giorni difficili, in una situazione straordinaria che nessuno poteva immaginare solo tre mesi fa e che ancora è difficile prevedere quanto durerà.
Il settore del fuoristrada ha mostrato una vitalità e un entusiasmo che fanno parte del suo stesso dna. In questo periodo l’attenzione dei media, in ambito sportivo, si è troppo spesso concentrata solo sui problemi del calcio e, per quanto riguarda il ciclismo, sul destino delle grandi gare su strada. La realtà del ciclismo, però, è ricca e variegata a cominciare proprio dal mondo del fuoristrada, che racchiude numerose discipline, spesso lustro per il nostro movimento.
Per quanto riguarda la ripresa delle gare, attendiamo le indicazioni del Governo. Noi siamo pronti a farlo garantendo a tutti le migliori condizioni di garanzia sanitaria ed organizzative. Lo impone il momento e tutto il nostro movimento lo fa con spirito di appartenenza e convintamente. Come siamo stati virtuosi e responsabili nel momento in cui la condizione generale del Paese richiedeva lo stop, con lo stesso spirito siamo pronti a ripartire”.
(fonte: Federciclismo.it)