Peter Sagan vorrebbe correre sia il Giro che il Tour, sacrificando le classiche
ZILINA (SLOVACCHIA) – Il leader della Bora-Hansgrohe Peter Sagan potrebbe mantenere quello che era il suo programma di corse prima del Covid-19 e che prevedeva di correre sia il Giro d’Italia che il Tour de France in questa stagione. Ciò significa che il corridore slovacco affronterà 42 tappe in soli 58 giorni dopo la riprogrammazione del calendari che prevede il Tour de France tra agosto e settembre e il Giro d’Italia a ottobre.
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La scelta di Sagan di correre il Giro, comporta che l’ex iridato non prenderà parte né al Giro delle Fiandre e né alla Parigi-Roubaix – che ora sono concomitanti alla Corsa Rosa – e sarà per la prima volta dal 2013.
Il Giro 2020 si svolgerà dal 3 al 25 ottobre, mentre il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix sono stati riprogrammati rispettivamente il 18 e il 25 ottobre. Sagan ha vinto la Parigi-Roubaix nel 2018 e si è aggiudicato il Giro delle Fiandre nel 2016.
Quando l’UCI ha presentato il nuovo calendario, ci si aspettava che Sagan avrebbe corso al Tour de France per inseguire l’ottava maglia verde della classifica a punti e si pensava potesse poi puntare sulle Classiche. Invece, secondo quanto riferisce la stampa slovacca e anche il quotidiano belga Het Nieuwsblad, Sagan e il suo team Bora-Hansgrohe hanno scelto di attenersi ai programmi originali per i Grandi Giri, con Sagan che farà il suo debutto al Giro d’Italia (finora non l’ha mai corso, aveva sempre partecipato a maggio al Tour of California).
La Bora-Hansgrohe deve ancora confermare il programma gare di Sagan, ma non ha nemmeno negato le notizie provenienti dalla Slovacchia, dicendo solo che tutti i programmi di gara della squadra saranno diffusi dopo il training-camp di giugno in Austria.