MADRID (SPAGNA) – Mentre in Italia appassionati e soprattutto organizzatori e società sono in attesa di conoscere quali saranno le indicazioni fornite dal Ministero, quindi dalla Federciclismo, per poter tornare ad organizzare in sicurezza nei prossimi mesi le gare ciclistiche, qualche indicazione interessante e un’idea di fondo ce la possiamo fare con quanto già diffuso nei giorni scorsi in Spagna.

La Real Federación Española de Ciclismo ha pubblicato una guida di buone pratiche per l’organizzazione di gare ed eventi ciclistici al fine di ridurre al minimo il rischio di contagio da Covid-19. Il documento, che trovate in allegato, contiene una serie di raccomandazioni per permettere l’organizzazione sicura di gare ed eventi ciclistici e non esenta, in ogni caso, dal rispetto rigoroso delle misure stabilite dalle autorità competenti nelle diverse fasi del ritorno alla normalità, anche agonistica.

La newsletter di BICITV arriva ogni sera e raccoglie tutte le news di ciclismo della giornata: è gratuita, arriva comodamente al tuo indirizzo e-mail e ci si iscrive qui.

La guida della RFEC si inquadra nei principi di responsabilità, prudenza e impegno civico in linea con le misure di conformità obbligatoria stabilite dallo stato di allarme e al protocollo d’azione che sta alla base della ripresa delle competizioni e degli eventi, come indicato dal Ministero che ha stabilito le condizioni per la pratica e lo svolgimento delle competizioni della Federazione e professionistiche.

Viene anche specificato che tale Guida è un documento in continua evoluzione, che può essere soggetto ad aggiornamenti a seconda dei nuovi ordini ministeriali o ad altre norme, istruzioni e raccomandazioni specifiche che possono essere emesse dal Ministero della Salute e da altre autorità competenti.

La guida fornisce e ribadisce in primis quelle che sono le regole igieniche e i comportamenti generali indicati anche dall’OMS. Di seguito riprendiamo alcuni dei punti più significativi della guida proposta dalla Federciclismo spagnola agli organizzatori.

Il materiale

L’organizzazione dovrebbe effettuare le procedure necessarie per dotarsi delle risorse materiali necessarie, in base al risultato della valutazione del rischio e al piano di emergenza, tenendo conto in ogni caso delle raccomandazioni delle autorità sanitarie (ad esempio mascherine, guanti, occhiali, ecc.)

La RFEC raccomanda vivamente i volontari, il personale, i giudici e le altre persone accreditate e che potrebbero entrare in contatto con gli atleti, di indossare mascherine e guanti protettivi. L’organizzazione è responsabile solo della fornitura di mascherine e guanti usa e getta al suo personale e ai volontari impegnati, oltre che per quanto ritenuto necessario per esigenze mediche. Tutti gli altri partecipanti e le persone accreditate devono portare la propria attrezzatura.

Adeguata comunicazione

L’organizzazione deve redigere un Piano di Azione e Protezione per ogni gara. Allo stesso modo, l’organizzazione deve informare tutte le persone coinvolte delle misure di prevenzione stabilite per ogni evento.

Devono essere prese in considerazione le seguenti misure di informazione: Informazioni in loco attraverso l’affissione di manifesti con le misure preventive attuate e le linee guida che ogni gruppo di persone deve seguire; utilizzare il sistema di megafonia e gli schermi per informare il pubblico su tutte le misure sanitarie e di protezione che devono essere seguite; mettere a disposizione dei partecipanti informazioni sui centri sanitari della zona, con orari di apertura e numeri di telefono per le emergenze; informazioni rese disponibili anche attraverso tutte le piattaforme (Web, social e media associati).




Valutazione dei rischi

Bisogna tenere presente che il rischio di contagio continua ad esistere. I partecipanti alle gare devono essere consapevoli e assumersi il rischio inerente alla pratica sportiva in termini di possibile contagio, anche se le organizzazioni adottano tutta una serie di misure per evitare che ciò avvenga.

Secondo l’OMS, un evento è considerato un “incontro di massa” se il numero di persone che riunisce è talmente elevato da essere potenzialmente capace di sollecitare il sistema sanitario nella comunità in cui si svolge.

Il RFEC raccomanda vivamente a ciascun organizzatore di valutare il proprio evento utilizzando la check-list sui rischi degli eventi di massa proposta dall’OMS nel contesto del Covid-19.

La RFEC raccomanda agli organizzatori di non effettuare la valutazione del rischio da soli, ma di farlo in collaborazione con gli enti sportivi e le autorità competenti, in particolare le autorità sanitarie pubbliche locali, per valutare se lo svolgimento dell’evento avrebbe un impatto diretto sul sistema sanitario della comunità/provincia/città in cui si svolge. Si raccomanda lo svolgimento di manifestazioni sportive solo se la categoria di rischio rientra tra il basso e molto basso.

Comunque, l’autorizzazione finale per lo svolgimento di una corsa spetta alle autorità competenti di ogni territorio che dovranno stabilire anche il numero massimo di partecipanti ad ogni gara.

Fabio Jakobsen batte Sam Bennett nell'ultima tappa della Vuelta Espana 2019 (foto BettiniPhoto)

Fabio Jakobsen batte Sam Bennett nell’ultima tappa della Vuelta Espana 2019 (foto BettiniPhoto)

Cosa devono fare gli organizzatori?

Si precisa, inoltre, che le autorità devono riconoscere che il rischio di casi importati di Covid-19 è naturalmente legato ai viaggi internazionali. Ma va anche riconosciuto che non è né realistico né auspicabile puntare al rischio zero.

Per limitare al massimo i rischi di contagio, le indicazioni fornite anche dall’OMS sono:
– Ridurre il numero di persone esposte
– Adottare misure di prevenzione adeguate
– Mettere in atto misure igieniche che impediscano o ostacolino la diffusione del virus
– Identificare i possibili vettori al fine di adottare misure adeguate
– Stabilire piani d’azione per prevenire o ovviare a possibili incidenti
– Segnalare eventuali aree ad alto rischio in cui è indispensabile stanziare a lungo tempo

Tra le misure preventive:
-Si raccomanda di elaborare una banca dati per l’identificazione dei rischi e delle misure da adottare durante l’intero svolgimento di una gara ciclistica.
-Questo documento identificherà i rischi e le possibili soluzioni per adottare misure preventive e sarà in grado di mitigare i possibili effetti.
-Un manager deve essere nominato dall’organizzazione per garantire che le misure preventive siano attuate durante la corsa.

Controlli sanitari

Gli atleti che gareggiano in una gara ciclistica devono monitorare il loro stato di salute in modo continuo (compresa la temperatura e il monitoraggio di eventuali sintomi) per 14 giorni prima e durante la gara.

Si raccomanda che il personale medico della squadra, della federazione o del singolo ciclista che partecipa ad una gara controlli quotidianamente lo stato di salute dei propri atleti.

I controlli sanitari anche pre-gara sono raccomandati a tutti gli atleti iscritti e al personale per garantire l’identificazione delle persone a rischio.

Toccherà alle autorità sanitarie locali stabilire i requisiti o meno di una eventuale certificazione medica anche per quanto riguarda la partecipazione di atleti stranieri o che si spostano da diverse zone.

Si raccomanda di compilare questionari di screening per tutti i partecipanti e il personale coinvolto nella gara.




In allegato trovate la guida della Federciclismo spagnola, un link alle misure correttive che gli organizzatori dovranno adottare in base alle caratteristiche della loro manifestazione, nonché la documentazione ufficiale dell’OMS sugli eventi sportivi per prevenire la diffusione di Covid-19.

Allegati: