ROMA (RM) – Ieri, in un primo momento, diffusa la bozza del nuovo Dpcm sembrava previsto da lunedì 15 giugno il ritorno agli altri sport di contatto, ma il via libera nel testo definitivo firmato dal premier è saltato dopo un’accesa discussione tra ministri, vista la contrarietà di Vincenzo Spadafora e Roberto Speranza. Così gli sport di contatto potranno riprendere solo dal 25 giugno “sempre che le Regioni e i ministri competenti ne accertino la compatibilità con la situazione epidemiologica”.

La newsletter di BICITV arriva ogni sera e raccoglie tutte le news di ciclismo della giornata: è gratuita, arriva comodamente al tuo indirizzo e-mail e ci si iscrive qui.

Le regole base di prevenzione

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato ieri questo nuovo Dpcm contenente alcune nuove regole e allenterà ancora alcune restrizioni imposte finora per contenere la pandemia da Coronavirus. Entrerà in vigore, come detto, da lunedì prossimo.

Innanzitutto, nel Dpcm si ricorda che le persone che presentano i sintomi di Covid-19 e una temperatura corporea maggiore di 37,5° gradi devono rimanere presso il proprio domicilio, contattando il proprio medico curante. Inoltre si ricorda il divieto di assembramento nei luoghi pubblici e il mantenimento distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di indossare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto. Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina.

Attività sportiva e motoria all’aperto

Per quanto riguarda l’attività sportiva svolta all’aperto si deve mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri, mentre per qualsiasi altra attività motoria basta un metro di distanza (sono esclusi gli accompagnatori dei minori o le persone non completamente autosufficienti).

Dal 12 giugno possono riprendere gli eventi sportivi per professionisti

Dal 12 giugno possono riprendere gli eventi e le competizioni sportive di interesse nazionale da parte di atleti professionisti (a porte chiuse ovvero e nel rispetto dei protocolli emanati dalle federazioni sportive), lo svolgimento degli sport di contatto sarà vietato per tutte le altre persone fino al 25 giugno.

Dal 12 giugno sì ad eventi sportivi all’aperto e a porte chiuse, dal 25 giugno via agli sport di contatto anche a livello amatoriale

A partire da oggi, 12 giugno, riprendono invece gli eventi e le competizioni sportive a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza del pubblico nel rispetto dei protocolli di sicurezza emanati dalle rispettive Federazioni sportive al fine di prevenire le occasioni di contagio. A decorrere dal 25 giugno 2020 è consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto nelle Regioni e Province Autonome che, d’intesa con il Ministero della Salute e dell’Autorità di Governo delegata in materia di sport, abbiano preventivamente accertato la compatibilità delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori.

Un momento di gara del Gp Pavinord a Fiorenzuola

Un momento di gara del Gp Pavinord a Fiorenzuola

Riaprono cinema, teatri e sale giochi

Dal 15 giugno possono inoltre riprendere le attività di cinema e teatri, ma con alcune limitazioni, come già specificato dalle linee guida pubblicate dalle regioni. Gli spettacoli, compresi quelli che si svolgeranno all’aperto, si dovranno svolgere con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi: possono esserci al massimo 1000 spettatori per gli spettacoli all’aperto e 200 spettatori per quelli al chiuso.

Possono riprendere anche le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e centri termali, “a condizione che le regioni e le province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio”.

Discoteche, fiere e congressi stop prolungato fino al 14 luglio

Si diceva che dal 15 giugno avrebbero riaperto anche le discoteche e le sale da ballo, ma in questo caso il governo ha deciso di posticipare la riapertura al 14 luglio, sia per quelle al chiuso che per quelle all’aperto. Lo stesso divieto vale anche per le fiere e i congressi. Il Dpcm specifica che “le regioni e le province autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire una diversa data di ripresa delle attività, nonché un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi”.

Arrivi in Italia dall’estero e quarantena

Per quanto riguarda l’arrivo in Italia dall’estero il governo ha deciso di aumentare a 120 ore (5 giorni) il periodo massimo di permanenza senza obbligo di quarantena domiciliare per chi fa ingresso nel territorio nazionale per ragioni di lavoro, così come per il personale di imprese o enti aventi sede legale o secondaria in Italia che va all’estero per comprovate ragioni lavorative.

Viaggi internazionali

Fino al 30 giugno non sono previste limitazioni agli spostamenti per i cittadini degli stati dell’Unione Europea, degli stati che fanno parte dell’accordo di Schengen, di quelli di Regno Unito e Irlanda del nord, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Vaticano. Restano vietati gli arrivi in Italia per i cittadini di tutti gli altri stati, tranne che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

La situazione dell’epediamia in Italia

Intanto i dati della Protezione civile dicono di 379 nuovi casi in 24 ore (mercoledì erano stati 202), ben 252 dei quali in Lombardia (con oltre 13 mila tamponi), che risale oltre il 66% del totale. Le vittime sono 53, il dato più basso dal 2 marzo (già registrato quattro giorni fa); tra i nuovi deceduti 25 sono in Lombardia. Le buone notizie vengono dall’Emilia Romagna, per la prima volta a zero vittime come altre nove regioni. In totale in Italia i morti con il Coronavirus sono ora 34.167.

Pubblichiamo di seguito la parte del Decreto relativa all’ambito sportivo.

“d) è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti;

e) a decorrere dal 12 giugno 2020 gli eventi e le competizioni sportive – riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali – sono consentiti a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva, al fine di prevenire o ridurre il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra
gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano; anche le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli di cui alla presente lettera;

f) l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, ovvero presso altre strutture ove si svolgono attività dirette al benessere dell’individuo attraverso l’esercizio fisico, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo Sport, sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI), fatti salvi gli ulteriori indirizzi operativi emanati dalle regioni e dalle province autonome, ai sensi dell’art. 1, comma 14 del decreto-legge n. 33 del 2020;

g) a decorrere dal 25 giugno 2020 è consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto nelle Regioni e Province Autonome che, d’intesa con il Ministero della Salute e dell’Autorità di Governo delegata in materia di sport, abbiano preventivamente accertato la compatibilità delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori, in conformità con le linee guida di cui alla lettera f per quanto compatibili.”

>> Leggi tutto il DCPM